Cadaveri in mostra a Milano, il bilancio è di nove bresciani colti da malore

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È arrivato da Brescia – secondo quanto afferma una nota ufficiale – il 14% dei 65 visitatori colti da malori durante il primo mese di apertura della mostra internazionale di anatomia “Real Bodies, scopri il corpo umano” ospitata fino al 29 gennaio 2017 dalla sede espositiva di via Ventura 15 a Lambrate. A star male con capogiri o nausea 9 residenti nella Leronessa, alla vista dei 40 cadaveri umani e degli oltre 300 organi conservati attraverso il procedimento della polimerizzazione che sostituisce i fluidi con polimeri cristallizzando forma e dimensioni anatomica dei corpi.

Un’incidenza di svenimenti nella norma, addirittura inferiore a quella registrata nella precedente edizione di Lisbona che arrivò a totalizzare 220.000 ingressi in 5 mesi di apertura. Un’evenienza comunque non sottovalutata dalla direzione della mostra (www.realbodies.it ), che fa capo alla società Venice Exhibition di Venezia, tanto che ha già predisposto una zona infermeria per far riprendere i visitatori colti da malore, ed ora sta valutando persino se dotare di defibrillatore la sede della mostra. “Per fortuna nessun caso preoccupante che abbia richiesto l’allerta del 118” commenta il patron e promoter mondiale della mostra, Mauro Rigoni “tutti i visitatori bresciani svenuti sono stati seguiti dal nostro personale finché non si sono ripresi”.

L’ultimo episodio ha riguardato una coppia di fidanzati di Brescia sulla trentina che sabato sono stati male entrambi. “La prima a sentirsi a disagio prima dell’ora di pranzo era stata stata la ragazza colta da capogiri nella zona dedicata alla riproduzione umana” spiegano gli organizzatori “dove aveva provato una sensazione di soffocamento alla vista dei feti”. La giovane era stata soccorsa dal fidanzato che ha chiamato il personale della mostra in aiuto. “Per fortuna si era ripresa in poco tempo” conferma “non senza le battute del suo fidanzato che per sdrammatizzare l’ha presa un po’ in giro”.

La visita è continuata senza problemi fino a quando la coppia è entrata nella sezione dedicata alle posizioni atletiche degli sport dove è presente un cadavere plastinato con la muscolatura completamente disarticolata. A quel punto a star male è stato il trentenne che ha avuto un attacco di nausea e gli è mancata l’aria. “Quando il personale lo ha soccorso era seduto sul piedistallo del plastinato con la ragazza che cercava di farlo riprendere” ricorda lo staff della mostra “lo abbiamo assistito in loco finché è stato in grado di stare in piedi e poi lo abbiamo accompagnato nell’area di sicurezza sanitaria dove è rimasto circa mezz’ora. La fidanzata gli è stata vicino finché si è sentito meglio. Prima di continuare la visita si è scusato con lei per averla presa in giro”.

“Real Bodies è adatta a tutti, senza distinzione, e mostra senza filtri la realtà del corpo umano con esclusive finalità di divulgazione scolastica e scientifica, senza spettacolarizzazioni della morte”, precisa il dottor Antonello Cirnelli, medico legale curatore scientifico dei contenuti di Real Bodies “le zone più d’impatto della mostra sono debitamente segnalate e i malori, statisticamente nella norma, possono essere ricondotti a particolare sensibilità e situazioni soggettive dei visitatori svenuti”. “Tanto più” conclude l’anatomopatologo perito della procura veneziana “che all’interno della sede espositiva tutti possono vivere un’esperienza culturale intensa certo, con contenuti straordinari offerti alla vista per la prima volta, ma senza preoccupazioni di sorta, in quanto è stata predisposta fin dall’apertura un’area di sicurezza sanitaria con la presenza costante di personale preparato e pronto ad intervenire in ogni momento”.

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