Posti di blocco segnalati in diretta via Whatsapp: nei guai tre 30enni di Vestone

0

Sono finiti nei guai per ciò che si scambiavano su whatsapp. Ma il problema, stavolta, non erano foto troppo hot condivise tra adolescenti, come spesso la cronaca racconta. I carabinieri, infatti, hanno indagato tre 30enni di Vestone per aver creato e animato un gruppo sulla nota piattaforma per condividere in tempo reale informazioni relative alla posizione dei posti di blocco delle forze dell’ordine lungo le strade bresciane.

Una sorta di social antisanzioni, che però ora potrebbe costare carissimo ai tre e agli altri 240 partecipanti del gruppo. L’accusa, a vario titolo – secondo quanto sostiene il Giornale di Brescia – potrebbe essere infatti quella di interruzione di pubblico servizio o di favoreggiamento.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

1 COMMENT

  1. Non voglio aprire una polemica sulla giustezza o meno di sanzionare i protagonisti di questa vicenda; certo è che siamo di fronte all’ennesima conferma dell’altissimo livello di sorveglianza al quale siamo sottoposti, roba che la DDR con la sua STASI appare come una combriccola di dilettanti.

  2. Speriamo che la sorveglianza ed il controllo sul territorio e sulle persone aumenti. Ce n’è bisogno, considerata la inciviltà, se non la pericolosità di tanti. Italiani, bresciani o forestieri che siano. E che le sanzioni siano applicate senza sconti. Personalmente se incapperò, anche solo per imprudenza o disattenzione, in qualche contravvenzione o, peggio in qualche reato, pagherò come è giusto che paghi.

  3. Fai bene a sottolineare la “brescianità” di questi “furbi”: altrove, dove questi fatti non fanno nemmeno notizia, secondo il pensiero comune, quello che qui indigna verrebbe definito come “arte di arrangiarsi” ed i protagonisti verrebbero visti fra una strizzatina d’occhio e un’alzata di spalle come dei simpatici mariuoli

  4. Per Sig. Cecco. Tutto quanto va contro le leggi e il Codice Penale è reato per definizione. I nostri tre furbetti bresciani hanno conosciuto il netto confine tra l’italica furbata e il rispetto delle regole. E gli sta bene. E che paghino. Possiamo passare dal gusto di fregare la legge al piacere di rispettare le regole ? Quando diventeremo Cittadini degni di questo nome ?

  5. Mai evitato una multa per eccesso di velocità perchè qualcuno in prossimità di un posto di blocco ti ha fatto i fari? è reato? dire di evitare di fare una determinata via è reato? il confine non mi pare così netto! ma se a te sembra così nitido buon per te

  6. i tuoi tentativi di livellare i bresciani alle “italiche furbate” sono quasi patetici e degni della parte politica a cui non fai mistero di appartenere..perchè non provi a rispondere a @FURBI invece di lanciare il sasso e vigliaccamente ritirare il braccio come sempre?

  7. Fare i fari per segnalare un posto di blocco è punito dall’art. 153 del C.d.S. con una sanzione da 39 a 159 Euro e con la decurtazione di 1 punto dalla patente.

  8. queste le accuse. scommettiamo che tutto finisce in nulla? e i costi che pagheremo per questa eccessiva e pervasiva operazione dei carabinieri ci ricadrà pesantemente sulle spalle.. Il primo grado forse un mite condanna (ma lo sappiamo ilprimo grado non conta nulla..) nel secondo grado dove i giudici lavorano davvero sodo vedrete che ammetteranno che il fatto NON è reato. Così avremo buttato migliaia di euro per nulla! Facessero più indagini e meno ascolti e invasioni della privacy. L’italia è leader solo nelle spese ASTRONOMICHE per le intercettazioni. Lavoro affidato FIDUCIARIAMENTE a ditte senza gara. Sono contratti da decine di milioni di euro per ogni procura della repubblica. Persino l’Europa hamesso la lente su questa gravissima anomalia

  9. Ecco, bravo, aboliamo del tutto le intercettazioni cioè il supporto probatorio più “pesante” nei confronti di delinqenti e malfattori. Così, anche questo molto all’italiana e nel nome dela privacy, quelli che riescono a farla franca saranno sempre di più. Magari proprio i cosiddetti colletti bianchi, i politici, i corrotti e gli evasori che fanno dell’Italia uno dei Paesi più squallidi dove proprio la corruzione (cioè importi incrementativi di appalti pubblici) cosa a tutti noi cittadini qualcosa come 60 miliardi di euro all’anno e l’evasione fiscle più di 100. In compenso, siamo tra i più…garantisti al mondo.

  10. Non per difendere vedremo ma non mi sembra che il suo intervento fosse contro le intercettazioni in senso assoluto, peró francamente qualche dubbio sull’utilizzo di risorse perché qualche furbo invita gli amici a fare percorsi alternativi mi viene

  11. caro mio signore che rinuncia alla sua libertà ho il piacere di ricordarle che paesi civili, che combattono la mafia ecc come Germania, Francia ecc fanno delle investigazioni serie non basate solo sull’ascolto. Ma non ha visto che ogni cosa è basata UNICAMENTE su intercettazioni? Come fanno nel resto del mondo ad avere polizia e magistratura efficienti pur non ABUSANDO delle intercettazioni. Si svegli, una giustizia più forte e meno legata ad un solo metodo di indagine ci conviene. SVEGLIAAAA

  12. Il punto non è certo abolire tout court le intercettazioni; il problema vero è che queste persone, per quanto se ne può sapere, non erano né mafiosi, né delinquenti, né terroristi, né corrotti o corruttori, eppure le loro comunicazioni sono state intercettate. Se non c’erano altri motivi per spiarli vuol dire che è possibile che TUTTI, indistintamente, siamo costantemente sotto controllo e questo, se permette, è molto, molto grave e inquietante.

  13. Intercettatemi, controllatemi e riprendetemi con le telecamere. Non ho nulla da nascondere. Né alla polizia, né agli amici, né all’azienda, né alla moglie.

  14. Lei è una persona invidiabile: vive sereno nella nostra “democrazia” ma vivrebbe altrettanto serenamente bell’Iran degli ayatollah, avrebbe potuto vivere benissimo nel Terzo Reich, nella Cambogia di Pol Pot come anche nella Cina della Rivoluzione Culturale. Integerrimo, indifferente e sempre d’accordo con tutti e su tutto. Male non fare, paura non avere, giusto?

  15. Interruzione di pubblico servizio no. Favoreggiamento : il codice penale dice che l’elemento oggettivo del reato e’ aiutare chi ha precedentemente commesso un reato a sfuggire alla cattura per cui se in via preventiva dico a un gruppo che non ha commesso reati dove sono i carabinieri non e’ favireggiamento. Anzi direi che aiuto a prevenire un reato. Mettiamo che uno del gruppo corra troppo,potrebbe fare un incidente, invece poi cosi avvertito rallenta,meglio per tutti no ?

  16. 18:37 ha ragione, codice penale alla mano ci vuole una bella fantasia per collegare una segnalazione ad una condotta che possa concretizzare tali fattispecie di reato

  17. Non mi invidi. Mi ritengo un normale Cittadino che non fa il cretino con Whatsapp e cerca di rispettare le leggi e le regole che vigono in Italia oggi. E di avere un comportamento civile ed educato con tutti. Ci provo, almeno. Sotto i regimi dittatoriali mi sarei trovato molto male, soprattutto per la mancanza delle libertà fondamentali della persona.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome