Sanità, Mottinelli: preoccupato per la situazione della Val Camonica

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Il presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli esprime  nuovamente  forte preoccupazione sul futuro della Sanità in particolare in Valle Camonica, non solo perché ha sempre ritenuto che con la riforma regionale la Valle Camonica ha perso l’autonomia che aveva ottenuto nel 1998, per essere accorpata  nell’ATS di Montagna, con Sondrio e l’Alto Lario, assetto peraltro contestato anche dai sindaci di quel territorio, ma  alla luce  anche della recente decisione di chiudere 13 posti letto dei 26 di riabilitazione dell’Ospedale di Edolo.

“Accolgo con piacere, come impegno politico, non per competenza, l’invito fatto dall’ex Consigliere Regionale, già Presidente della Commissione Sanità, Arturo Minelli, che  ha chiesto l’intervento della Provincia per convocare gli Stati Generali della Sanità, in modo da analizzare i problemi legati alla Valle Camonica, con particolare riguardo agli ospedali di Edolo ed Esine. La sperimentazione sanitaria di Regione Lombardia dovrebbe vedere gli enti locali  con competenze di indirizzo e controllo e con un ruolo più attivo e partecipato.

Pertanto invito il Presidentedella Comunità Montana di Valle Camonica, Oliviero Valzelli, e  i neoeletti Gian Bettino Polonioli ed Elena Broggi,  della Conferenza dei Sindaci ( ATS) a raccogliere  insieme alla Provincia tale sollecitazione.

In  occasione della visita a Brescia del Ministro della Sanità Lorenzin, unitamente al Rettore dell’Università degli Studi di Brescia, Maurizio Tira, Il Presidente Mottinelli aveva  richiesto la convocazione degli Stati Generali della Sanità Bresciani,  quale mome nto di riflessione sull’attuazione della sperimentazione regionale in considerazione della  vastita’ del territorio e del e numero di popolazione ma anche della presenza  delle nostre Valli,  dove non esiste la sanità privata e   pertanto, quella pubblica assume il ruolo di unico presidio della salute. 

La presenza di medici e infermieri è necessaria soprattutto nelle zone più periferiche e occorre intervenire per rendere attrattive quelle strutture. 

“Siamo passati da una fase  forse  di troppa  presenza  dei comuni nella sanità a una fase, quella odierna, in cui i comuni sono da essa esclusi– ha proseguito Mottinelli – per questo motivo rispondo a Minelli che sono disponibile affinché la Provincia, unitamente alla Comunità Montana della Valle Camonica e ai Comuni,  si candidi a organizzare gli Stati Generali della Sanita’  e dei servizi sociali  delle autonomie locali, con tavoli di coordinamento dove Conferenza dei Sindaci e rappresentanti di categoria degli operatori sanitari possano lavorare con le strutture ospedaliere camune, per affrontare i problemi che stanno indebolendo la Sanità della Valle, a discapito della qualità dei servizi che invece, in una zona montana ha bisogno di maggiore tutela e di maggiori sinergie.

Come dichiarato anche dal Segretario Provinciale della CISL di Brescia e Valle Camonica Francesco Diomaiuta, anche per la Provincia di Brescia l’interesse è la tutela dei cittadini e del diritto alla loro salute, che non deve passare per tagli e ridimensionamenti dei servizi, soprattutto nelle zone particolarmente disagiate, che non hanno la fortuna di abitare nei dintorni di grossi centri urbani.  

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