Sanità camuna, Martinazzoli (Lega): allarmismi immotivati

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"Trovo immotivati gli allarmismi lanciati in questi giorni da alcuni esponenti politici locali relativamente ad un fantomatico ridimensionamento della struttura sanitaria camuna." Così il consigliere Regionale della Lega Nord Donatella Martinazzoli, intervenendo nella discussione apertasi in questi giorni sul futuro della sanità camuna. Un dibattito su cui è intervenuto anche il presidente della Provincia Pier Luigi Mottinelli.

"La polemica in merito alla riabilitazione di Edolo – continua l’esponente del carroccio – come ben sa chi l’ha innescata, è inesistente e pretestuosa, in quanto è stata avviata semplicemente una procedura burocratica atta a regolarizzare la situazione già esistente, visto che dei 25 posti che vengono utilizzati solo una parte avevano ricevuto l’accreditamento regionale. Procedura che verrà ovviamente conclusa con l’accreditamento totale di tutti i 25 posti attualmente disponibili.

Così come pretestuosa è la polemica in merito ad un ridimensionamento dell’intero sistema sanitario della Valcamonica. Il POAS (piano di organizzazione aziendale strategica) deliberato lo scorso 26 ottobre infatti garantisce: il riconoscimento, in quanto area montana, del ruolo degli Ospedali di Esine e di Edolo, in particolare nelle filiere dell’emergenza urgenza e delle patologie tempo dipendenti; il mantenimento delle strutture complesse, necessarie per garantire professionalità elevate nelle branche specialistiche per le quali, in caso contrario, i cittadini della Valcamonica sarebbero obbligati a spostamenti superiori ai 60 minuti; la predisposizione dell’assetto organizzativo necessario per dare corpo ai progetti di presa in carico delle patologie croniche, per le quali l’ASST in accordo con l’ATS della montagna, ha già predisposto un progetto iniziale.

È inoltre previsto un rafforzamento della collaborazione con le altre ASST che confinano con la Valcamonica per l’attivazione di dipartimenti interaziendali: con l’ASST di Franciacorta nel campo dei servizi (Laboratorio, Anatomia Patologica, Radiologia, SIMT) e in quello materno infantile con gli Spedali Civili di Brescia, consolidando un rapporto già attivo da anni, con l’intento di garantire presso l’ospedale di Esine volumi di attività necessari e sufficienti per mantenere in loco la capacità produttiva. Questo al fine di diventare punto di riferimento per l’intera Valle garantendo risposte rapide, ma anche presenza di posti di lavoro in area svantaggiata;

Qualcuno – conclude Martinazzoli – fa leva sulla sensibilità delle persone paventando scenari tanto catastrofici quanto surreali solamente per ritagliarsi un quarto d’ora di visibilità che altrimenti faticherebbe ad avere. I continui allarmismi, ancorché infondati, creano una situazione di sfiducia nella popolazione locale inducendola perciò a rivolgersi altrove per servizi che vengono già erogati con standard qualitativi eccellenti in Valcamonica. Paradossalmente chi dice di volere il bene della sanità di Valle, così facendo la danneggia solamente."

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