Nuova risalita per i titoli di Valsabbina, che dopo aver toccato il fondo ed essere rimbalzate a quota 5,06 euro sono cresciute ieri fino al valore – teorico – di 7 euro. Un valore che comunque corrisponde a circa un terzo del massimo storico toccato dei titoli.
A certificare se la tendenza ha iniziato a invertirsi sarà dunque la prossima asta, visto che stavolta i titoli sono stati sospesi per eccesso di rialzo rispetto al 10 per cento consentito (115mila le richieste di acquisto a 7 euro). L’11 novembre la banda di oscillazione delle azioni sarà del 20 per cento.
A me pare che la nuova piattaforma selta per gli scambi (Hi-mtf) si presti a manovre poco chiare, visto che che in poco più di due mesi il valore dell’azione è stato trascinato giù del 70% e che nel giro di tre settimane viene fatto risalire del 75%. Non è proprio il posto dove mettere al sicuro i risparmi di una vita.
Ricordiamo: una cosa è il prezzo, altra il valore. La Valsabbina “vale” 11 euro circa. Tutto il resto lo fa purtroppo il mercato e quindi chi ci opera, soprattutto se lo fa solo con fini speculativi e di breve termine. Bisogna saperlo o forse sarebbe bastata una maggiore informazione data in particolare a chi è entrato come socio negli ultimi due anni. Informazione dovuta peraltro in base alla normativa europea MIFID quando impone agli intermediari finanziari di relazionarsi con i clienti con trasparenza e tranmite un questionario di prfilazione dove si parla chiaramente di rischio e conseguente adeguatezza delle operazioni messe in atto. Era tutto regolare e corretto ? Molte lamentele di clienti ed azionisti vertono proprio su questo aspetto.
Il prezzo non è comunque “reale” essendo la stessa banca che compra le “proprie” azioni.
scorretto nell’ultima asta la banca ha venduto azioni
Bisogna fare i conti con i deteriorati. Nella migliore delle ipotesi il vero valore è 7 altro che 11.