Ecoservizi, i residenti della zona: spostatela e lasciateci il Parco delle cave

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(mi.ra) Via dei Santi è una direttrice che, per chi viene dalla città, si perde nella campagna. All’inizio, per chi viene da Buffalora, si trovano condomini e villette, che nel lato sinistro poi finiscono in cascine, campi e capannoni. Nel lato destro, invece, si allunga dal 1977 lo spazio di Ecoservizi Spa, impianto del gruppo Systema che si occupa di trattamento e smaltimento di rifiuti industriali. Anche “ex tossici e nocivi ai sensi del D.P.R. 915/82”.

Una superficie di 44mila metri quadrati che rappresenta l’ultima propaggine del nascituro parco delle Cave di Brescia e arriva fino a Castenedolo. Dando le spalle alla frazione di Piffione (quella del proverbio bresciano sulle oche da ferrare…) di Borgosatollo.

In questo triangolo stanno centinaia di famiglie, che da decenni convivono con Ecoservizi: una convivenza difficile, fatta di proteste e segnalazioni alle autorità. Ma la loro è ormai una convivenza d’abitudine, perché l’azienda opera lecitamente sulla base di autorizzazioni degli enti pubblici, i controlli non hanno mai segnalato particolari anomalie e gli odori, se pur pungenti, non hanno mai provocato conseguenze simili a quelle di altre zone del Bresciano.

“Paura? Paura no, ma certo ci piacerebbe la spostassero altrove”, racconta a BsNews un papà che gioca con il bimbo in giardino. E sulla stessa linea si collocano i gestori di una attività della zona: “La scorsa estate l’odore è stato forte, si faceva fatica a tener aperta la porta: le cose sono migliorate da un paio di mesi grazie all’intervento dell’azienda, ma non sappiamo se il problema è risolto”. Una questione sollevata anche dai residenti al confine con l’azienda a Buffalora. “Spostarla sarebbe un sogno”, incalza una residente di cascina Fenarola, “sono anni che conviviamo con odori poco piacevoli, ma ormai abbiamo perso le speranze”.

Chi le speranze non le ha perse è invece è Matteo, che invoca “la piena realizzazione del Parco delle cave, bonificando e inglobando l’area di Ecoservizi per restituire i cittadini un pezzo della città”. “Chiaro che non sarà facile trovare un’altra area”, aggiunge, “ma la politica serve a questo e Brescia ne ha tutto l’interesse”. E di certo l’allontanamento dalle abitazioni e la realizzazione di impianti più moderni permetterebbe di risolvere molti problemi. Ma restano da capire la risposta dell’azienda (che potrebbe essere costretta a sopportare costi significativi) e delle istituzioni coinvolte (Loggia, Broletto e i Comuni ospitanti).

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