Si occupava di commercializzare rottami in ferro, ma non aveva capannoni, mezzi o attrezzature necessarie. La ditta con sede a Vestone avrebbe dovuto occuparsi in realtà di meccanica industriale, ma il suo vero settore di riferimento era l’evasione fiscale. Ad una approfondita verifica della Guardia di Finanza di Salò la ditta è risultata infatti evasore fiscale totale per diversi anni, emettendo fatture false per un totale di 7,6 milioni di euro.
Nei guai è finito il titolare, un 52enne di Casto, ma le indagini stanno proseguendo per individuare i clienti che hanno beneficiato negli anni delle false fatture utili per abbattere la base imponibile. Al momento le accuse a carico del proprietario della società sono emissione di documenti per operazioni inesistenti e occultamento o distruzione delle scritture contabili.
Sono cose che capitano spesso tra noi bresciani.
La fama e l’0intensa attività di queste società “cartiere” specializzate nel supporto di fatture false a grandi clienti del comparto acciaiero ed alle grandi fonderie, percorre la nostra provincia da nord a sud e da est a ovest fin dagli anni settanta. Non ci deve meravigliare e non vale nemmeno la la pena di commentare: processi lunghissimi, pene ridicole e…via. Il giorno dopo di riprende l’attività.