Possibili parlamentari Pd, spunta anche il nome di Norberto Rosini

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Nel Pd sono in molti ad avere un occhio puntato sul referendum del 4 dicembre e l’altro sulle elezioni politiche del 2018. Ai 25 nomi di aspiranti parlamentari o di “papabili” che BsNews ha fatto in un articolo di pochi giorni fa, infatti, sembra ne siano da aggiungere altri. E non da poco.

Tra i renziani della città, ad esempio, più d’uno vede nel commercialista Norberto Rosini – fedelissimo di Emilio Del Bono – un possibile candidato alla Camera dei deputati (potrebbe essere questa la "via nuova" citata da esponenti della corrente). Mentre nella pattuglia dei sindaci vanno aggiunti a buon diritto i primi cittadini di Castenedolo Gianbattista Groli (ex martinazzoliano di ferro) e di Concesio Stefano Retali (qualcuno, peraltro, avanza anche il nome del predecessore Diego Peli).

Andando sul campo delle suggestioni, infine, c’è perfino chi ipotizza – senza aver nemmeno interpellato l’interessato – una “convocazione” dell’ex responsabile del dorso bresciano del Corsera Massimo Tedeschi, fresco di (baby) pensione, che pure non è militante o iscritto del partito.

I posti disponibili, comunque, sono soltanto sette – nella migliore delle ipotesi – ed il gran numero di aspiranti rende difficile ipotizzare che il Pd possa rivolgersi alla cosiddetta società civile per occuparli.

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11 Commenti

  1. Questo articolo completa una carenza del primo (Rosini), ma degli altri nomi l’unico che ha speranze è solo Groli… E nel primo io vedo come possibili solo Girelli, Vivenzi, Bazoli, Cominelli e Mottinelli

  2. Cominciate anche a fare il totonomine dei sette parlamentari bresciani pentastellati del 2018. Perchè, signori cari, questo è il numero esatto…

  3. Nel mondo degli amministratori locali ci sono nomi spendibili al pari se non più di alcuni presunti “big” citati da questo articolo e dal precedente.
    Sopratt utto visto che bisogna raccattare le preferenze. E non è pane per tutti farlo.
    Nel partito e al di là del partito.

  4. Norberto è cugino del defunto Giacomo, figura bresciana di primo piano e un paio di volte pure parlamentare della Democrazia Cristiana, corrente basista come Martinazzoli e Mattarella, per citare due Ministri di spicco dei quei bei tempi scudocrociati. Norberto è uno di quelli di una volta, cioè che calamitavano preferenze come api sui fiori. Bisogna sapere se, di questi tempi, swervono o meno. Cognomi “storici bresciani scudocrociati” ? In Parlamento ci sono un Gitti, un Bazoli, un Conti. Manca un Martinazzoli, ma andrebbe bene il suo scudiero Groli. C’anche un Prandini jr., cioè il Presidente di Coldiretti: candidiamolo. E poi manca solo un Rosini 2: candidiamo anche lui…

  5. Proprio così: odore di muffa abilmente verniciato di nuovismo e rottamazione frenziani, presunti entrambi. Basti pensare che il Duce toscano sopravvive in Parlamento con una maggioranza fatta di berluscones purosangue che vanno da Alfano a Verdini a Casini. Ma anche fuori dal Parlamento si capisce che aria nuova tira: le simpatie per Renzi vanno dal giornalista Ferrara al pregiudicato mafioso Cuffaro, che ha pur sempre in portafoglio 1.800.000 voti. Davvero il nuovo che avanza…

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