Don Adriano Bianchi il più votato nel consiglio della federazione settimanali cattolici

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Continua l’ascesa di don Adriano Bianchi, da giovedì il consigliere più votato della Federazione italiana settimanali cattolici, che raccoglie 191 testate diocesane. Bianchi è già direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Brescia e del settimanale “La Voce del Popolo”, ma anche presidente dell’Acec (Associazione cattolica esercenti cinema). Con il voto della 28esima assemblea Fisc, a Roma, è tornato nel direttivo della Federazione dalla porta principale, con ben 105 voti. Dietro a lui Mauro Ungaro, direttore della Voce Isontina (Gorizia) con 87 voti e Davide Imeneo, direttore dell’Avvenire di Calabria (Reggio Calabria-Bova) con 58 voti.

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28 Commenti

  1. Chissa’ che diventi direttore di avvenire o dell’osservatore romano… Come sempre i preti, invece di fare i pastori e occuparsi dei problemi della gente, pensano alla loro carriera. Che squallore…

  2. Non conosco questo sacerdote ma forse salvano e aiutano molte più persone con i nuovi mezzi di comunicazione che con le solite Messe dove ci sono solo nonnine anziane ! E se poi diventasse anche direttore dell’ Avvenire o dell’ Osservatore Romano per noi bresciani SAREBBE SOLO UN VANTO E UN GRANDE ORGOGLIO ! Ma naturalmente tu caro “Klero” sei uno che VEDE MALE E SOLO MALE IN OGNI DOVE ….

  3. No, vedo il male dove c’e’. E nel clero c’e’. Io poi preferisco vantarmi di un prete che molla tutto per stare vicino alla gente che ha bisogno piuttosto di uno che mira a fare carriera. E di gente che ha bisogno ce n’e’ tanta, e senza andare lontano nelle missioni e senza bisogno di importarne dall’estero…

  4. Ma quando la smetteranno di illudere con solo parole, e dette anche male perche’ non vengono dal cuore, questi preti che vivono alle spalle nostre xon l’8 per mille? Basta, destiniamo questi soldi, che sono nostri, in settori ben piu’ produttivi e utili di questi: edilizia scolastica, calamita’ naturali e ambiente, sanita’, disoccupazione, ecc.

  5. Ecco arrivato-a il solito-a che non avendo argomenti seri sui quali discutere e non avendo bisogno di nessuna religione porta il discorso su altre questioni che non c’ entrano nulla sul fatto che il Direttore de LA VOCE DEL POPOLO sia diventato anche PRESIDENTE di tutte le testate cattoliche italiane ! Non ti interessa la religione cattolica ? Nessuno ti ha mai obbligato ad interessartene e nessuno ti obbligherà mai !! Quindi, per me, EVVIVA DON ADRIANO BIANCHI … sei il NUMERO UNO !

  6. “C’è un ateo che in vita ne ha fatte di tutti i colori: bidone, ladro, estorsore, etilista cronico, giocatore d’azzardo e via di questo passo. Si ritrova però nell’aldilà e a sorpresa scopre da un severo guardiano che lo accoglie di essere stato ovviamente condannato in eterno all’Inferno. Avanza verso l’ingresso e vede con sospetto che assomiglia più ad una Las Vegas che ad un luogo di punizione eterna. Un altro guardiano in livrea rossa, letto il suo nome in un elenco, gli mostra cosa lo aspetta in quel luogo infernale: zona resort, ristoranti a la càrte, appartamenti di lusso, svaghi e giochi a tutto spiano, qualsiasi desiderio di tipo terreno sodisfatto. Si accomda confuso e viene attratto da un alto muro nero con un gran rumore e agliore che proviene dall’altra parte. Sale una scala e si affaccia: fuoco, fiamme, anime urlanti tra i carboni accesi, diavoli che infilzano e animali che divorano: la vera bolgia infernale dantesca. Spaventato e sempre più confuso, corre verso il guardiano all’ingresso e chiede cosa sia lo spettacolo terribile che ha visto. Sorridente, il personaggio in livrea rossa replica: “Tranquillo, stia tranquillo: quello è l’Inferno dei cattolici, loro lo vogliono così !” . Morale: questa la pubblicherei su tutti i settimanali e quotidiani cattolici di cui Don Bianchi è Presidente. Magari non fa ridere, però fa sicuramente pensare. Raccontatela e vedrete l’effetto che fa.

  7. Ma anche i soldi degli atei che non operano scelte per l’otto oer mille finiscono in tasca alla chiesa cattolica. Giusto?

  8. Esatto! Però su questa palese ingiustizia a favore di chi non ha altro da fare che diventare PRESIDENTE, il clero colpevolmente tace. Meglio incassare i soldi della gente e pensare a fare carriera, invece di occuparsi, in povertà del prossimo e della gente che sta male… Ma il cattolico medio queste cose non le capisce. Vede solo la parte formale e di facciata perchè fa comodo. Un tempo c’erano i Borgia che si facevano scudo della croce per i loro affari e la gente queste cose le considerava normali. Oggi c’è questa gente che usa la chiesa per i propri scopi. Ma finchè c’è un pubblico che li finanzia e li segue, loro ci sguazzano, alle nostre spalle.

  9. Il colossale potere plurimillenario della chiesa e` stato creato utilizzando una tattica ben precisa: il ricatto del terrore. Infondendo l’orrore della condanna eterna: “altrimenti vai all’inferno” e` sempre riuscita a dominare i popoli schierandosi quasi sempre dalla parte degli altri potenti: monarchia e nobilta` (in sfregio al vangelo). A partire dalla rivoluzione francese la gente ha cominciato a svegliarsi ma cio` non e` bastato per togliere alla chiesa anche il potere economico, che tuttora persiste.

  10. Parole sante! Il problema e’ come sempre economico e di potere. Questi sono sempre andati a braccetto col potere raccontando frottole alla gente. Inoltre hanno sempre detenuto il potere educativo e guai a chi glielo vuole togliere. Nemmeno dittatori come napoleone e mussolini ci sono riusciti. E questo perxhe’ sanno che quando fin da piccoli ti inculcano certe cose, poi da grande, se ti accorgi che sono nugie e che sono loro i primi a non fare, rimani scioccato e ben difficilmente rimetti in discussione la tua vita e il tuo passato che, ormai, ti condiziona. E loro continuano a trionfare, credendo anche di essere bravi e buoni.

  11. L’argomento c’e’, e sostanzioso: si chiama TESTIMONIANZA. E certo non la si fa con le chiacchiere e le cariche. Ma vedo che per lei, don bianchi e la suora che siete intervenuti, basta, ed e’ motivo di orgoglio diventare direttori di testate di giornali, cioe’ bastano le cariche mondane, e vi complimentate per queste. Chiarito quindi che la chiesa del potere e della sottomissione, di cui abbiamo innumerevoli esempi nel passato, oggi si manifesta in queste forme. Altro che riforma di francesco, tutto marketing mediatico che, purtroppo ha ancora un pubblico.

  12. Il clero, invece di assistere i malati, consolare gli afflitti, ascoltare chi è causa di ingiustizie, chi è senza lavoro, chi non ha la casa, ecc. e trovare con loro delle soluzioni spendendosi in prima persona e in povertà, pensa alla propria carriera. Se facessero tutte quelle cose non avrebbero assolutamente il tempo per dedicarsi a funzioni di DIRETTORE O PRESIDENTE, arriverebbero a casa la sera con un fardello di problemi talmente pesante che tutte queste smanie di carriera svanirebbero. Certo, i già pochi preti e suore si dimezzerebbero ulteriormente, ma questo non conta. Conta la vocazione e lo spirito di servizio. Invece, per il solito potere di apparire e per la smania di essere ricordati in questo mondo, tralasciano tutte quelle cose e tante altre, che dovrebbero essere il loro unico scopo e la loro unica ragione di vita. E intanto, agli occhi di chi ragiona, non sono più credibili e non dicono nulla.

  13. Chi sta bene non si muove. E loro, con i soldi nostri, si permettono di inventarsi tutte le attività che vogliono pur di non fare quello per il quale la religione gli impone. I cattolici comuni plaudono per i successi raggiunti, i problemi rimangono lì, loro incassano il loro 8 per mille e gli altri, meno fortunati, si attaccano… Questo è il messaggio di chi si ritiene cristiano ma poi, davanti ai privilegi tace e i doveri dipendono dalla propria coscienza che, guardacaso, ognuno se la gira come vuole….

  14. Concordo. Infatti tu vedi le suore che fanno le farmaciste, i preti che fanno i giornalisti. Cambiate mestiere allora, non abbracciate un ordine per poi fare carriera perchè siete dentro questi meccanismi. Troppo comoda. Occupatevi dei problemi della gente, andate dalla gente malata, sfiduciata, sconfitta, timorata, ascoltate i loro problemi, fatevi in quattro per loro, abbandonate soldi e carriera. E tutto con l’esempio, la testimonianza.

  15. Oh, il don Bianchi ha fatto molto peggio! Da direttore della “Voce del popolo” ha scritto un articolo pieno di falsità contro un sacerdote bravissimo che era colpevole solo di aver voluto fare chiarezza in una situazione economica ingarbugliata Questo sacerdote, che aveva accettato dopo che altri tre avevano rifiutato l’incarico, (abbiamo la lettera in cui il vescovo lo ringrazia e si augura che la difficile situazione non influisca sul suo essere pastore) è stato massacrato dalla curia che lo ha prima abbandonato e poi osteggiato in ogni modo. La pietra tombale sulla vicenda voleva metterla questo don Bianchi che nell’anno della misericordia della stessa ha fatto strame, indicando questo sacerdote coraggioso come un avventato.
    Quando noi parrocchiani ci siamo ribellati e abbiamo inviato molte mail di protesta sapete cosa ha fatto? Ha tolto l’articolo dal sito internet ed ha tolto pure la possibilità di avere un “luogo” informatico a cui inviarle. Vergogna don Bianchi, i fedeli non hanno bisogno di preti come Lei e i lettori non hanno bisogno di un direttore di giornale che si nega al confronto e spaccia false verità.
    La sua elezione va osteggiata in tutti i modi possibili o non si potrà più credere a nulla di quanto verrà scritto sulla stampa cattolica. Magari anche gli altri saranno uguali, ma come è lei lo abbiamo visto in anticipo.

  16. Chiaro il discorso, come chiara la vicenda di molinetto e come chiara quella di mompiano o quella di s. Giovanni. Abbiamo un vescovo inetto che nomina preti senza conoscerli e si disinteressa completamente di quello che fanno. Poi se i fedeli chiedono spiegazioni apriti cielo: il vescovo burocrate non si abbassa ad usare il buon senso, o forse non ce l’ha. Meglio lasciare i problemi a loro stessi e che degenerino, tanto io fra un po’ me ne vado e chi se ne frega. E la nomina di bianchi, bisognerebbe sentire dal direttore precedente e altri dipendenti, dispoticamente eliminati, com’e’ nello stile del clero, antidemocratico e saccente….

  17. Riporto ciò che ha detto oggi il Papa nella sua omelia s.Marta:
    I sacerdoti siano mediatori dell’amore di Dio, non intermediari che pensano al proprio interesse. L’omelia era tutta incentrata sulle tentazioni che possono mettere a rischio il servizio dei sacerdoti, ed ha denunciato la tentazione della mondanità che trasforma il sacerdote in un funzionario e lo porta ad essere “ridicolo”.

    Il sacerdote autentico, ha soggiunto, “è un mediatore molto vicino al suo popolo”, l’intermediario invece fa il suo lavoro ma poi ne prende un altro “sempre come funzionario”, “non sa cosa significhi sporcarsi le mani” in mezzo alla realtà. Ed è per questo, ha ribadito, che quando “il sacerdote cambia da mediatore a intermediario non è felice, è triste”. E cerca un po’ di felicità “nel farsi vedere, nel far sentire l’autorità”.
    Grande il nostro Papa!!

  18. Peccato pero’ che alle parole roboanti di francesco non seguano i fatti, e quindi tutto rimane aria fritta. Poi, evidentemente, e’ solo lui a non essere felice delle cariche mondane, perche’, a quanto vediamo tutti gli altri, vescovo in primis, ne sono ben contenti e mirano solo a questo. Percio’, dai francesco intervieni… Tutti questi casi ti sono stati piu’ volte segnalati. Perche’ non lo fai?

  19. Da un segnalibro di avvenire, quotidiano dei cattolici, distribuito ai lettori: e’ dunwue una straordimaria opportunita’ per la Chiesa in Italia potersi avvalere di mezzi di comunicazione che interpretino quotidianamente l pubblico dibattito le sue istanze e preoccupazioni in maniera certamente libera e autonoma ma in spirito di sincera condivisione. Benedetto xvi, 28 maggio 2008. Queste opportunita’ pero’ l’organo ufficiale della curia e del vescovo di brescia non la concede, come abbiamo constatato, vero don bianchi? Sempre il solito oscurantismo religioso teso a tenere nascosti i fatti, quindi… Francesco dove sei? Ci sei?

  20. Osservo sempre stupefatto queste diatribe nella comunità cattolica; è sorprendente che vi sia chi reclama “democrazia” all’interno di un’organizzazione religiosa che è apertamente e in tutta evidenza una monarchia assoluta. Fortunatamente, da qualche secolo, per chi si professa cristiano non è più obbligatorio aderire alla Chiesa cattolica apostolica romana e si può vivere la propria fede in Cristo scegliendo tra una miriade di Chiese cristiane. Pur non essendo credente ho sempre avuto interesse per le religioni e, ovviamente, per quella cristiana in particolare. Chi desidera un’organizzazione cristiana “democratica” potrebbe, per esempio, rivolgere lo sguardo verso la Chiesa Evangelica Valdese; trovare informazioni in proposito è molto facile.

  21. Parole sante le sue. Il problema rimane sempre questo: l’educazione di questa gente che fin da piccoli inculcano idee e concetti smentiti dai loro falsi, ipocriti e colpevoli comportamenti, il tutto nutriti da un potere economico immane. Il guaio e’ che poi da adulti, se hai l’intelligenza di capire, vieni condizionato dal vissuto passato e fai fatica a dare un taglio netto con questo ciarpame che si spacciano per ministri di dio. L’unico modo per evitarli e’ non educare i figli dai preti e togliere l’8 per mille e ogni forma di finanziamento statale. Senza soldi e senza pubblico saranno costretti a scendere dal loro piedistallo dorato.

  22. Parole sante le sue. Il problema rimane sempre questo: l’educazione di questa gente che fin da piccoli inculcano idee e concetti smentiti dai loro falsi, ipocriti e colpevoli comportamenti, il tutto nutriti da un potere economico immane. Il guaio e’ che poi da adulti, se hai l’intelligenza di capire, vieni condizionato dal vissuto passato e fai fatica a dare un taglio netto con questo ciarpame che si spacciano per ministri di dio. L’unico modo per evitarli e’ non educare i figli dai preti e togliere l’8 per mille e ogni forma di finanziamento statale. Senza soldi e senza pubblico saranno costretti a scendere dal loro piedistallo dorato.

  23. La furberia di francesco sta proprio in questo: evidenziare a parole alcuni dei mali dei suoi preti, vescovi e cardinali, tanto per accontentare la massa di distratti che ha bisogno di indignarsi e di trovare il loro eroe che a parole li difende. Poi quando bisogna passare ai fatti, beh, tutto rimane come prima perche’ di sicuro non vado a scoperchiare i mali che ho in casa, essendo una monarchia senza un controllo dall’esterno. Marketing mediatico che fa odience, come alcuni giornalisti che evidenziano i mali della politica. Ma tutto finisce li’, perche’ poi nessuno ci mette mano. Evviva francesco quindi. Evviva i tordi che lo seguono…

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