Una decina di misure cautelari nei confronti di un gruppo dedito allo sfruttamento della prostituzione di ragazze cinesi, in Italia senza permessi, sono in corso di esecuzione da parte dei carabinieri di Venezia. L’operazione si sviluppa tra le province di Brescia, Milano, Bergamo e Venezia.
Sequestrati beni, tra appartamenti e auto, per un valore di oltre un milione di euro. A capo dell’organizzazione, strutturata in modo gerarchico, due donne cinesi, in concorso con i conviventi italiani.
E anche questo è un bel vizietto di molti bresciani. E pure con extracomunitarie !
la prima gallina che canta ha fatto l’uovo…come fai a saperlo così bene ?….hehehehe
Donne cinesi, conviventi italiani e soldi bresciani che li arricchiscono. Globalizzazione perfetta.
Tutto normale: la cinese suona il flauto e l’italiano la tromba…
prodigi della società multietnica e della globalizzazione
Sono prodigi dei puttanieri bresciani, razzisti commentatori di giorno e frequentatori di ragazze stranieri costrette a prostituirsi di notte.
Chissà quando si arriverà alla legalizzazione certamente squallida ma meno di ciò che succede oggi