Gli animalisti erano arrivati alle manifestazioni e, in alcuni casi, minacce di morte. La giustizia, invece, sta facendo il suo corso: lenta, ordinata ed inesorabile. Il pubblico ministero, infatti, ha chiesto un anno e 11 mesi di carcere per i due pastori di Breno (padre e figlio di 50 e 18 anni) che – lo scorso 18 luglio – erano stati sorpresi e immortalati da alcune fotografie mentre uccidevano a bastonate un cane nelle vicinanze della loro malga, in località Bazzena. Secondo la pubblica accusa i due erano mossi dalla volontà di uccidere l’animale, mentre secondo la difesa si stavano soltanto cercando di difendere dalla rabbia dell’animale. A decidere chi ha ragione saranno i giudici il 23 dicembre.
Queste cose mi fanno vergognare di appartenere al genere umano.
Civiltà Rurale Bresciana.
La notizia è in prima pagina di un grande quotidiano nazionale. Vergogniamoci per questo infame gesto di barbarie tribale.
Ovviamente nessun politico, che di solito qui imperversa con comunicati stampa su ogni argomento, osa fare un doveroso commento contro questi delinquenti bresciani.