Alta Velocità, Rolfi: un’opportunità, ma si riveda il passaggio su Brescia

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“Si tratta di una grande opportunità per la città, che adesso sarà collegata in 35 minuti con Milano. Questo collegamento veloce con il capoluogo lombardo rimarca la centralità di Brescia e valorizzerà ulteriormente il suo ruolo di polo attrattivo della Lombardia orientale.” Questo il commento di Fabio Rolfi, vice capogruppo della Lega Nord al Pirellone sull’avvio dell’Alta Velocità Brescia – Milano.

 

“È la conferma – prosegue Rolfi – della correttezza delle scelte progettuali degli anni passati, in particolare quelle operate dal centrodestra che, sia a livello locale che nazionale, ha fortemente voluto questo collegamento veloce fra Brescia e Milano.

Auspico però che il cambio di Governo faccia riflettere maggiormente sul prolungamento della Tav, in particolare circa il passaggio in Città. Le parole apparentemente rassicuranti di Mazzoncini cozzano con un progetto invasivo, che non tiene conto dell’altissima densità abitativa attorno al tracciato. Viene da sé comprendere, dato che si parla sia di trasporto passeggeri che di trasporto merci, come il prolungamento passando per il centro abitato non potrà non portare conseguenze molto pesanti, non soltanto per chi abita nelle vicinanze della ferrovia, ma anche in termini di viabilità cittadina. Stando alle previsioni generali, relative ai prossimi cinque anni, ci sarà un sensibile aumento del traffico cargo su ferro; ciò non potrà non aver ripercussioni anche per la futura linea bresciana. Senza contare l’aspetto delle case e dei condomini che saranno abbattuti, cosa non certo secondaria se si considera che questi immobili appartengono a bresciani che hanno pagato con sudore, sacrifici e mutui le loro abitazioni.

Infine non ci saranno benefici per Brescia: tutti i vantaggi che si potevano avere sono già stati raggiunti con il collegamento veloce inaugurato oggi. Vedere passare decine di treni, e subirne le conseguenze negative anche in termini di inquinamento acustico, non è certo un beneficio, costituisce anzi un pesante onere. Come ho fortemente sostenuto nei mesi scorsi serve quindi un ripensamento, anche per non abbandonare al suo destino l’aeroporto di Montichiari, che con un progetto alternativo che preveda il collegamento con la TAV, potrebbe essere rilanciato a pieno regime e vantare un punto di grande valenza attrattiva, specialmente nei confronti di Milano.”

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