L’aria di Brescia sta diventando davvero irrespirabile. E le due gocce di pioggia cadute ieri non sono certo bastate a migliorare la situazione. Se la situazione dovesse continuare così, infatti, i sindaci della città e dell’hinterland saranno costretti a nuovi – e ben più significativi blocchi – alla circolazione.
Nel frattempo, in città, si va verso il 21esimo giorno consecutivo di sforamento del limite di 50 microgrammi secondo le centraline dell’Arpa e restano valide le “misure d’urgenza omogenee e temporanee” decise dal sindaco di Brescia.
E il divieto di bruciare l’immondizia delle altre città, quello no ???????
Superata la soglia di allarme per 20 giorni con le centraline senza fornire dati per oltre 60 giorni!
Se è per quello anche da fuori regione e addirittura da fuori i confini nazionali.
I morti non guidano auto, aspettiamo ancora un po'.
Da fuori regione e addirittura fuori dai confini nazionali non fanno i blocchi come stanno facendo qui,bloccando autovetture euro 2 3 ecc.. ! Il risultato è che il povero diavolo che non ha la possibilità economica di sostituire l’automobile, e per forza di cose si vede costretto ad usarla per recarsi al lavoro (non raggiunto da mezzi pubblici ) mette a rischio anche il proprio stipendio in contravvenzioni. Come al solito si cerca di colpire gli automobilisti,e si fa finta di non vedere dove si dovrebbe provvedere principalmente !
Non solo divieti ma anche : lavare le strade di maggior transito dopo giorni di siccità …piantare,arbusti e piante specifiche anti smog…usare materiali fotocatalitici per asfalti, cementi e simili…filtri al biossido di titanio…favorire i cittadini con vecchie auto al noleggio o acquisto ‘comodo’ di automobili non inquinanti…ecc..Al cittadino non si può solo imporre vincoli e divieti !!
Al cittadino niente vincoli e divieti, ma magari si poteva imporli: alla Caffaro, ad A2A, alla Ori Martin, all’Alfa Acciai, all’ATB, alla Ecoservizi, agli escavatori di S.Polo, ai produttori di bitume ed asfalto, ai cromatori di metalli, e via con un elenco lunghissmo di imprese “a rischio” dal dopoguerra ai giorni nostri. No, intoccabili, niente da fare: dal business ai posti di lavoro guai a metter mano a controlli seri e sanzioni esemplari. E i risultati ce li spupazziamo noi…
Mettiamo il limite dei 70 km/h in tangenziale e andiamo a comandare! No TRAV!
Se io no pago afito, no pago boleta ma inquino!
Molto più facile colpire gli automobilisti…
Fe rmiamo anche l’inceneritore.
Que llo no?
Chissà perchè?
Perché il controllato é pure il controllore, quindi il nostro inceneritore é pulito e NON si discute.
Perché non dicono cosa bruciano i 2 inceneritori a Brescia??? E da dove arriva il rifiuto???
Come sempre finché ci interessiamo SOLO del nostro orticello NON cambierà mai nulla e saremo solo noi a rimetterci…
SVEGL IAMOCI.