Del Bono: il 2017 sarà l’anno del Comparto Milano e del tram

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(a.t.) Il 2017? Sarà l’anno in cui partirà concretamente il progetto del tram cittadino. Ma anche quello del via alla trasformazione di via Milano, su cui l’amministrazione vuole seguire la strada di quanto già fatto per il Carmine e San Polo. Ad annunciarlo è stato stamane il sindaco di Brescia Emilio del Bono, nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno. Convocata, simbolicamente, nella sede di 21 Grammi, il locale di viale Italia gestito da ragazzi con la sindrome di Down.

Del Bono, in apertura, ha sottolineato la soddisfazione per i primi tre anni e mezzo di lavoro. “Possiamo dire di vivere in una città in cui le cose funzionano, i servizi sono di alto livello, la macchina comunale è ben oliata e le controllate offrono una qualità alta”, ha detto il sindaco. Per poi passare in rassegna i risultati raggiunti nel 2016: dalla bonifica delle scuole Calvino-Deledda al parco di via Nullo, dal polivalente di via Collebeato al mercato dei grani.

“Abbiamo dato la priorità a monumenti, scuole, infrastrutture sportive e bonifiche ambientali”, ha sottolineato. E subito dopo Del Bono ha mostrato ai giornalisti una mappa colma di segnaposti a dimostrazione del fatto che “abbiamo investito sul centro, ma anche su tutte le altre zone della città”.

Il tutto con la soddisfazione di aver quasi sistemato i conti messi a dura prova dalla metro. “Sono stati dimezzati gli elementi di disequilibrio”, ha detto il sindaco, “se dovessero finir bene anche le partite del corrispettivo Tpl e della compensazione Imu-Tasi chiuderemmo i conti strutturalmente in pareggio”.

Numerose le sfide per il prossimo anno. Dal via dei lavori all’Eib, alla viabilità di via Corsica / via Dalmazia, passando per l’Idra. Ma non solo: arriveranno la nuova sala studio in Corso Mameli e il nuovo arredo di Largo Formentone. Inoltre, salvo sorprese, prenderà ufficialmente il via il progetto del nuovo stadio al Rigamonti e riaprirà (al massimo ad inizio 2018) la pinacoteca Tosio Martinengo.

Per il 2017 priorità anche ai trasporti: i passeggeri del servizio pubblico sono passati da 41 a 51 milioni – ha evidenziato il sindaco – ora “puntiamo a quota 62 milioni”, anche attraverso il progetto del tram cittadino che presenteremo alla città con l’obiettivo di completare il sistema del trasporto pubblico.

Mentre sul fronte urbanistico particolare attenzione verrà data ai quartieri di Porta Milano e della Stazione. “Abbiamo chiesto al governo 18 milioni, mettendone in campo direttamente 9 e coinvolgendo i privati per la pare restante. Abbiamo grandi progetti, a partire dalla messa in sicurezza e della bonifica dell’area Caffaro, ma anche il Musil deve partire. Questa zona è la grande sfida dei prossimi anni”.

Del Bono, infine, ha richiamato le opposizioni a una maggiore collaborazione istituzionale. “Sono molto interessato al rapporto con le minoranze, se hanno proposte siamo lieti di valutarle: non è vero che abbiamo bocciato tutti i loro emendamenti e presto daremo conto dei numeri”, ha detto. Mentre sulla sua ipotetica ricandidatura a sindaco, incalzato dalla stampa, il primo cittadino ha spiegato: “Non è ancora il tempo della campagna elettorale, ci penseremo a partire dal 2018”.

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27 Commenti

  1. Il 2017 dovrebbe essere l’anno delle bonifiche che il sindaco aveva promesso!! ARIA PULITA PER TUTTI!! CAFFARO BONIFICATA TUTTA!!

  2. Che la riapertura di un gioiello come la Pinacoteca slitti a fine cosigliatura ci rammarica non poco. Non viene considerata una priorità nemmno per i flussi turistici che può attrarre. Preoccupa invece il Musil Sede di Brescia con cemento inutile tutto intorno: non a caso grande affare e regià di grandi nomi nomi non solo di palazzinari, a partire da Ettore Fermi, consigliere della Fondazione Micheletti.

  3. La bellezza di Brescia dovrebbe attirare turismo, e lo dico da albergatore. Non ha nulla da invidiare alle città vicine, ma chi dovrebbe promuovere Brescia in realtà fa poco e anche male e si limita a conferenze, convegni, dibattiti…… dove partecipano i bresciani che già conoscono Brescia. Caro Sig. Sindaco, ci conosciamo di persona ai tempi della scuola e so che se vuoi e ti metti in testa una cosa la fai veramente e quindi fai qualcosa per il TURISMO di BRESCIA : è un assurdo che i nostri alberghi siano vuoti durante gli weekend …. questo significa che i turisti non apprezzano ancora le bellezze della nostra città nonostante ogni tanto ci sia una SPOLVERATINA …… Fate qualcosa veramente per attirare i turisti altrimenti anche noi albergatori privati saremo costretti a chiudere e intanto manteniamo chi dovrebbe far conoscere Brescia e invece “dorme” (naturalmente questa è la mia e di alcuni colleghi —– opinione …..)

  4. ….e sarà anche l’anno delle PM10 in stato di allarme e delle mancate bonifiche dei terrni contaminati da PCB/diossine, e dei rifiuti anche di fuori provincia e regione che continuano ad essere bruciati nel più grande inceneritore d’Europa….e del primato di tumori al fegato e…….

  5. Un paio di anni fa qualcuno, non mi ricordo bene, ha contestato molto la BRESCIATURISM perché non fa niente per il turismo a Brescia e si era promesso da più parti che con l’ arrivo della nuova presidenza di questo ENTE MANGIASOLDI si sarebbe cambiato tutto ! Dopo due anni ……… NON E’ CAMBIATO NIENTE, ANZI SECONDO ME E’ PEGGIORATA MOLTO LA PRESENZA di TURISTI e io e mia sorella che abbiamo una pizzeria ristorante in pieno centro ci stiamo chiedendo se ne vale la pena tenere aperto visto e considerato che non ci sono mai turisti a Brescia mentre se solo si và a mantova, cremona, bergamo, verona, trento ….. tutti i ristoranti del centro vivono con i TURISTI !!!! Sveglia cara GIUNTA COMUNALE — attirate i turisti, altro che COMPARTO MILANO e TRAM ! Attirerete i turisti con queste idee ? E smantellate gli ENTI che non servono a niente — UN PO’ DI CORAGGIO CI VORREBBE ………………. Mirco

  6. Un paio di anni fa qualcuno, non mi ricordo bene, ha contestato molto la BRESCIATURISM perché non fa niente per il turismo a Brescia e si era promesso da più parti che con l’ arrivo della nuova presidenza di questo ENTE MANGIASOLDI si sarebbe cambiato tutto ! Dopo due anni ……… NON E’ CAMBIATO NIENTE, ANZI SECONDO ME E’ PEGGIORATA MOLTO LA PRESENZA di TURISTI e io e mia sorella che abbiamo una pizzeria ristorante in pieno centro ci stiamo chiedendo se ne vale la pena tenere aperto visto e considerato che non ci sono mai turisti a Brescia mentre se solo si và a mantova, cremona, bergamo, verona, trento ….. tutti i ristoranti del centro vivono con i TURISTI !!!! Sveglia cara GIUNTA COMUNALE — attirate i turisti, altro che COMPARTO MILANO e TRAM ! Attirerete i turisti con queste idee ? E smantellate gli ENTI che non servono a niente — UN PO’ DI CORAGGIO CI VORREBBE ………………. Mirco

  7. Il Metrobus da nord a sud ed il tram da est a ovest ? Ah, se avessimo risparmiato un miliardo di euro da nord a sud avremmo un bilancio come quello del Canton Ticino. Dovevamo restare fermi anzi… Fermi.

  8. Più di 51 milioni e 248 mila i passeggeri trasportati nel corso del 2015 dalla metropolitana e dagli autobus dell’area urbana, con un incremento del 5% rispetto al 2014. la nuova infrastruttura si è rivelata un «asse di forza» capace di rilanciare l’intero trasporto pubblico urbano. Dopo anni di sofferenze (nel 2012 i passeggeri dei bus erano scesi a 41 milioni), nel 2013 è invertita la tendenza: in tutto 47,6 milioni di utenti, 12 sul metrò, 35,6 sui bus. Ed ora siamo a 51 milioni.

  9. Un bilancio in salute quello del gruppo Brescia Mobilità. Che le permette di pensare ad investimenti futuri, a partire dal tram per la zona ovest. Se non fosse per l’effetto «zavorra» di Omb International, l’azienda che produceva cassonetti acquistata per volontà dell’ex sindaco Paroli cinque anni fa sull’orlo del fallimento. A parlare sono i numeri, presentati ieri dai vertici della società partecipata dal Comune al 99,75%: il risultato d’esercizio del settore mobilità è di 6,3 milioni ma se si considera la perdita di 12,4 milioni di Omb si ha un rosso di 5,3 milioni.

  10. Il numero dei passggeri trasportati sul Metrobus quanto pesa in termini di ricavi sui conti economici complessivi del trasportio urbano pubblico e su quelli di Brescia Mobilità ? Ovvero, se preferite, quanto si pensava di incassare dal Metrobus per definire sostenibile il piano finanziario originario e quello successivo al 2011 quando Paroli sborsò qusi 100 milioni per le cosiddette “riserve” ad Ansaldo Ati ? Quanto stiamo incassando ogni anno da queste milionate di utenti del trenino ? Pregasi, illustri esperti, rispondere non con quel 5% di utenti in più sul 2014.

  11. Fatiene una ragione: il metro e` un successo, un servizio efficiente che i bresciani apprezzano, che permette di attraversare la citta` in pochissimi minuti e ha rimesso in moto il trasporto pubblico, con conseguenti benefici antinquinamento. Con il tram continuera` la strada verso il potenziamento del trasporto pubblico, strada maestra auspicata da tutti che in tutto il mondo si tenta di potenziare. Tutto cio` senza costi economici significativi (per un servizio efficiente e necessario) ma con benefici evidenti in termini di ambiente e salute. I tifosi delle quattro ruote se ne facciano una ragione.

  12. O Grande Emilio appropriarglii ingiustamente opere non proprie mi sembra un po’ troppo, come, altrettanto, voler mettere a segno i risultati di un trasporto pubblico antinquinamento mi sembra un vero e proprio azzardo visto che nel solo mese di dicembre abbiamo avuto 21 giorni consecutivi di inquinamento in stato di allarme. Quanto ad affermare che la realizzazione della metro è avvenuta senza costi economici significativi…., o ci sei o ci fai. Saresti il primo sprovveduto che mi sia capitato di sentire in proposito, ma come sai meglio di me di utili beoti l’orizzonte umano non sembra mai colmo!

  13. Il Metrobus ha rimesso in moto il trasporto pubblico? E pure le casse comunali, tranquille ed in ottima salute sino a quando ci si è accorti che ci stavamo scavando la fossa per tre generazioni, Eppure, ci sono i masochisti che sono contenti di sborsare 25 mlioni all’anno, loro, i loro figli ed i loro nipoti. Pensate a 25 milioni all’anno di servizi sociali, di asili pubblici, di assistenza gli anziani, di riqualificazione ed arredo urbano, di recupero ambientale, di investimenti in cultura e turismo. E poi trovate un aggettivo per qualificarvi, voi e le vostre amminitstrazioni della scomparsa di ASM, dell’inceneritore da 800.000 tonnellate di rifiuti l’anno, della cessione a fette dei gioelli di famiglia e, ovviamnete, del trenino da un miliardo di euro.

  14. Se non sarà Emilio sarà stato Paolo (Corsini). Ricordo che nel 2010 i passeggeri dei mezzi pubblici urbani erano 38 milioni, nel 2015, dopo due anni di metrobus sono arrivati a 51 milioni e sono in costante aumento. Certo che il metrobus non ha risolto il problema dell’inquinamento ma qualcosa bisognerà pur fare se non vogliamo soffocare. Intanto quei 13 milioni di nuovi passeggeri non circolano più in macchina e, se adesso circolassero ancora con la macchina, in un inverno privo di piogge come l’attuale, l’asticella dei veleni si collocherebbe ancora più su, per la disperazione degli “utili beoti”, come li chiama questo gentile signore, e l’immensa felicità dei tossici tifosi della quattroruote, fra i quali, evidentente, possiamo annoverare anche il “genio” delle 10,19. Il quale però, critica ma non propone nulla. Forse lui è contrario a qualsiasi infrastruttura pubblica, visto che, ovviamente, non ne esistono a costo zero. Ma quando un’opera è utile, efficiente, necessaria e all’avanguardia può giustificare un mutuo. Ma criticare è facile, proporre e lavorare è un’altra cosa.

  15. Il solito zibaldone del qualunquista medio italiano: tutto nel calderone, di tutto di più. Forse lui sogna l’amministrazioone perfetta, che non esisterà mai. L’inceneritore è stato anche per me un errore, fermo restando l’urgente problema dello smaltimento, ma questo è un disorso complicato da affrontare a parte. Tra i servizi pubblici fondamentali vedo che il “tifoso della quattroruote” non annovera il trasporto pubblico. Mi sarei stupito del contrario. Forse quanto a “masochismo” egli può dire la sua visto che è un appassionato del monossido di carbonio. Forse saranno meno appassionati i suoi figli e i suoi nipoti, vito che parlava di “scavare la fosse”.

  16. “Può giustificare un mutuo” ? Forse al masochista di denaro pubblico (anche le sue tasche, quindi…) sfugge l’esatta dimensione di cosa sia successo dal 2003 in quanto a superificialità e ignoranza tecnica, per non chiamarla dabbenaggine, con la quale si è andati come Comune a sottoscrivere i mutui del Metrobus (non uno solo) con Cassa Depositi e Prestiti. Sia per le condizioni del tutto fuori mercato, sia soprattutto per le penali capestro che nessuno, ripeto nessuno dei contraenti di allora aveva stimato. I salti mortali di oggi per provare a estinguere in tutto o in parte o rinegoziare i mutui, più i 100 milioni di euro regalati da Paroli all’ATI-Ansaldo sulle riserve, la dicono lunga sulla pochezza amministrativa, altro che ricerca della perfezione che non esisterà mai. In quanto ai numeri, basta guardare all’omologa metropolitana leggera di Copenaghen per capire che il costo della nostra infrastruttura si sarebbe giustificato economicamente con utenze pari quasi al doppio di quelle attuali e tariffe suoperiori di almeno il trenta per cento. Ma evidentemente, i cittadini ed il cosidetto bene comune venivano dopo, molto dopo rispetto ad altro…

  17. Quando Corsini avanzò l’dea di portare a termine la realizzazione della metropolitana facendola approvare nonostante la stragrande maggioranza dei votanti al Referendum si opponessero, era già stata avanzata una dignitosa, percorribile e fattibile proposta alternativa di un tranvai veloce a raggiera che con un costo di circa 3/4 in meno delle spese poi sostenute da tutta la comunità bresciana, avrebbero dovuto percorrere gran parte del territorio comunale con la possibilità, ovvia, di allacciarsi ai percorsi degli autobus. Ecco, questa era la prima proposta in essere già attiva in quegli anni. Ora che per l’inquinamento atmosferico si è nella fascia di allarme, bloccare la circolazione delle auto almeno nel centro cittadino con l’introduzione del biglietto unico o ancor meglio gratuito, potrebbe essere un’ulteriore proposta che a Lei “cieco sostenitore a prescindere di Emilio”, ovviamente sfugge, così come la chiusura della terza linea dell’inceneritore che brucia centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti da fuori provincia e regione e che continua a rimanere un sogno per i bresciani. Guardi ciechi e sordi in questi anni ne abbiamo visti tanti osannare le Amministrazioni che si sono fin qui succedute, ma trovare ancora chi è pervaso dall’ossequiosa predisposizione a sostenere quanti non fanno proprio nulla per limitare la compromissione del nostro ambiente e di conseguenza della nostra salute, mi lascia del tutto indifferente perchè, come dicevo gli utili beoti non sembrano proprio mancare nel panorama cittadino, purtroppo!

  18. Dimentica purtroppo che allora, nel momento della decisione suprema, Corsini era “politicamente in ostaggio” dei socialisti, alias Fermi (ideatore-padre-padr one del Metrobus), Castelletti, Guindani, Cantoni. La Giunta sarebbe caduta in un giorno senza il loro appoggio. La politica è anche questo, e le persone coraggiose sono davvero pochine…

  19. Se va beh, della serie facciamoci del male in nome di cosa? Da allora in poi essere congrui ad un sistema di potere che per decenni ha sgovernato questa città, o meglio l’ha governata a solo vantaggio dei soliti noti furbetti del quartierino è stata la costante trasversale che continua oggi con il “Grande Fratello Emilio”!!!

  20. Il geniotto insultatore qui sotto, che ha rotto gli argini, sfodera tutta la sua confusa prosopopea fatta di luoghi comuni. Con slogan e frasi fatte non si va da nessuna parte. Molto originali oltre tutto: “i furbetti del quartierino”, “il grande fratello” e compagnia bella. Mi sembra di sentire un grillino. Quelli come loro sanno solo criticare e insultare, salvo poi rivelarsi un disastro quando vanno a governare.

  21. E’vero, l’originalità si è persa: infatti è dal dopoguerra che imperversano i furbetti del quartierino, Brescia compresa. Ed è vero che è un luogo comune partorire grandi infrastrutture, grandi piani regolatori, enormi insdediamenti residenziali a prescindere dall’utilità effettiva e dai vanatggi per il bene comune, pur di far favori di qua, dare una mano di là, non scontentare questa o quella fazione politica amica. E’vero invece che non sono slogan, ma un’amara constatazione di quella realtà ben visibile nei bilanci che, dallo Stato al Comune di Brescia, ci vede sempre più poveri ed indebitati. Lasci perdere i grillini: avranno tanti difetti, ma non è che “governare bene” significa essere un pochino…anche ladri, corrotti, faccendieri, affaristi, titolari di connivenze tra pubblico e privato, distributori di prebende a destra e a manca. Anzi, è vero il contrario anche se è molto dura scardinare cassaforti storiche.

  22. Grande Emilio, ci deve ancora dire qualcosa sulle note che qualcuno qui fa con riferimento ai mutui e ai piani finanziari del Comune pe la copertura dell’investimento Metrobus, entrambi totalmente impraticabili e smentiti drammaticamnete dai fatti accaduti dal 2003 ad oggi. Il tutto per un’ infrastruttura costata ad oggi 935 milioni di euro anzichè i 450 della gara d’appalto vinta dall’unico partecipante cioè il Consorio ATI-Ansaldo Breda-Acciona. Dobbiamo festeggiare, dobbiamo brindare, dobbiamo metterci una pietra sopra ? Sciusi, in nome di cosa ?

  23. E in spregio del ridicolo, e un po' provocatoriamente, altri milioni per fare le inutili coperture degli accessi. Per la serie: senza vergogna, io so' io, e voi…

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