Borgo Machetto, parla il Prefetto: Migranti spostati, ma non c’erano lussi

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Sulla vicenda dei trenta migranti ospitati nella struttura Borgo Machetto di Desenzano è intervenuta anche la Prefettura di Brescia per precisare e sfatare alcune notizie comparse su giornali e social. "La Prefettura ha appurato che i migranti in questione – 31 per la precisione – sono stati collocati nella struttura dalla società Agri Scar senza preventiva informazione all’ufficio di Gabinetto" spiega la Prefettura. La società aveva partecipato al bando di ottobre indicando una disponibilità di 100 posti, ma poi non aveva più prodotto la documentazione richiesta.

In secondo luogo, "Il sopralluogo effettuato oggi evidenzia una struttura dismessa da ogni altro utilizzo e la porzione utilizzata consiste in un ex agriturismo, e quindi non un resort – prosegue ancora il comunicato ufficiale -. Al momento la società condivide unicamente alcuni spazi comuni  con un’associazione sportiva locale che gestisce alcuni campi da golf e con la quale parrebbe essere emerso un contenzioso relativo ai costi di gestione dei servizi comuni. Il resto del compendio, compresa la piscina, è dismesso da circa un anno".

In attesa di approfondimenti, la Prefettura ha spostato i migranti in altre sedi, ma tiene a precisare: "Si sottolinea che ogni strumentalizzazione circa il "particolare lusso" che sarebbe stato riservato nell’occasione agli ospiti appare del tutto infondato poichè le nove stanze utilizzate presenti nell’agriturismo hanno standard di assoluta semplicità e normalità e la vita condotta all’interno della struttura è completamente analoga a quella degli altri migranti ospiti sul territorio provinciale".

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8 Commenti

  1. Quello che preoccupa gli italiani è che questi richiedenti asilo in pratica non si sa chi siano dato che a quanto pare viene loro rilasciato un documento sulla base non di dati certi bensi’ di ciò che loro dichiarano Ed anche se hanno fatto domanda di asilo dovrebbero secondo l’art. 8 della direttiva 2013/33/UE essere trattenuti in luoghi dove viene vietata loro la libertà di circolazione e non in Alberghi , Hotel, Agriturismo ecc. Ancor piu’ preoccupante è scoprire dalla TV, se non ho capito male, che nel 2016 sono entrati piu’ di 180mila clandestini dei quali solo 84mila hanno presentato domanda di asilo delle quali 41.500 sono state rifiutate. La domanda che sorge spontanea è dove si trovano quelli ai quali hanno rifiutato domanda di asilo? E soprattutto dove sono gli altri 100mila che non hanno presentato domanda di asilo? Come mai non hanno applicato loro il reato di clandestinità.? Siccome una giornalista dell’Unità ha detto che quest’anno hanno identificato tutti, ci dovrebbero allora dire dove si trovano i 100mila che non hanno presentato domanda di asilo?!? Senza considerare quelli arrivati nel 2014 e2015 non è un colabrodo la nostra sicurezza? Non è una discriminazione che la Magistratura non applichi il reato di clandestinità visto che è ancora in vigore?

  2. Certo che sentire anche ieri al question time che hanno chiesto al Ministro della Giustizia quando si annullerà il reato di clandestinità quando nessuno ci spiega come mai non lo si applica nemmeno ai 100mila arrivati quest’anno e che non hanno presentato domanda di asilo e che probabilmente tra questi non è escluso ci possano essere terroristi dopo che Gabrielli ha detto che anche l’Italia dovrà pagare un prezzo al’ISIS ha o non ha del paradossale?

  3. Non ho avuto tempo di continuare a leggere la legge di recepimento della direttiva europea 2013/33/UE perchè devo studiare il timer dei termosifoni ai quali entro il 2016 ci hanno obbligato a mettere delle valvole per trasformare da riscaldamento centralizzato ad autonomo. Freddo era col riscaldamento centralizzato e freddo è con questo nuovo meccanismo che in giornate fredde come queste la temperatura nelle diverse stanze va dai 15 ai 17 gradi. Meno male che Renzi ha tolto l’ICI sulla prima casa, di questo almeno si deve ringraziare, perchè ci è costato non poco questo cambiamento di valvole che si sarebbe potuto aggiungere anche all’ICI sulla prima casa. Comunque appena avrò. piu’ tempo continuerò la lettura perchè davvero il trattamento e la libertà che si concede ai richiedenti asilo è davvero discriminatorio nei nostri confronti e lesivo della nostra sicurezza. Altro che psicopatologia:

  4. Cio’ che tanta gente ritiene una discriminazione verso gli italiani è proprio il fatto che i richiedenti asilo li si metta in luoghi non controllati da forze di polizia private della libertà di circolazione, perchè altro non sono che sconosciuti che per il solo fatto che presentano domanda di asilo, anche dando generalità false, poi questo comporti per loro il diritto ad una accoglienza di mantenimento e libertà di circolare tra la gente indisturbati, il che è veramente inconcepibile che possa ritenersi costituzionale e avremmo preferito sentire nel question time chiedere di annullare l’art. 7 della direttiva 2013/33/UE che prevede la libertà per i profughi e l’articolo della nostra legge che lo recepisce e lasciare intatti invece della direttiva europea gli art. 8 e 10 che prevedono il trattenimento in luoghi specifici privati della libertà di circolazione ampiamente a difesa della nostra libertà e sicurezza. Invece abbiamo dovuto sentir chiedere mercoledi’ nel question time al Ministro della giustizia quando si abolirà il reato di clandestinità, che nessuno ci ha ancora spiegato a quanti di questi 500mila arrivati negli ultimi 3 anni è stato applicato e per quale motivo ci viene detto che non funziona perchè obbliga il clandestino a rimanere sul territorio nazionale, quando si legge su wikipedia invece che l’ammenda prevista possa essere commutata col rimpatrio.Non si capisce perchè i il clandestino il ricorso non lo debba e possa fare dal suo Paese una volta rimpatriato visto che nel regolamento schengen all’art. 13 c’è scritto che il ricorso non annulla il provvedimento di rimpatrio , Nemmeno nella bella trasmissione di Agorà 2017 di martedi’ sera l’esperto di giustizia ci ha dato queste informazioni preziose che avrebbero potuto far capire agli italiani dove si sbaglia secondo la legge.

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