Bimba morta di meningite, lunedì parte la commissione di indagine dell’Ats

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Il Direttore generale di Ats (ex Asl) di Brescia, Carmelo Scarcella, comunica che lunedì 16 gennaio 2017 verrà formalizzata la costituzione della Commissione volta a valutare e accertare la conformità delle attività, rispetto alle procedure previste e necessarie, svolte dai sanitari della ASST Spedali Civili nella presa in carico della bambina di 5 anni deceduta presso l’ospedale cittadino l’11 gennaio u.s. per una meningoencefalite da pneumococco.

La Commissione, istituita su mandato e in accordo con la Direzione generale Welfare di Regione Lombardia, sarà presieduta dal Direttore sanitario di Ats Brescia e composta da un medico legale, un pediatra, un dirigente del Dipartimento per la Programmazione, Accreditamento, Acquisto delle Prestazioni Sanitarie e Socio Sanitarie di ATS e da un Dirigente regionale in funzione di risk management.

”E’ occasione questa – si legge nella nota ufficiale – per ribadire che il doloroso evento infausto che si è verificato ha riguardato un forma invasiva grave non diffusiva che pertanto non ha richiesto l’attivazione di misure di profilassi in quanto non contagiosa; ATS di Brescia dal momento che ha ricevuto informazione dell’evento ha garantito le opportune informazioni per rassicurare la comunità scolastica”.

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1 COMMENT

  1. Dal Direttore dell’ATS Scarcella ci aspettiamo invece anche un’indagine epidemiologica ampia e seria, cioè condotta a tappetoe non su qualche decina di volontari, sulle patologie neopalstiche (tumori maligni) dterminate da inquinamento ambientale a Brescia. Qui sì che gli eventi infausti dolorosi meritano ben altre attenzioni da chi si occupa di sanità pubblica !

  2. ma veramente l’ineffabile negazionista Carmelo ha già detto e scritto ciò che pensa dei tumori dei bresciani: peccato che, tra gli altri, l’Istituto Superiore di Sanità e l’Associazione italiana dei registri tumori abbiano confermato un eccesso di tumori a Brescia rispetto al resto del nord Italia, smentendolo quando diceva che il PCB “statisticamente non determina danni per la salute”. Capito, sanità pubblica? C’è anche da dire che i bresciani non sembrano così interessati alla propria salute, altrimenti farebbero come quelli di Taranto: andrebbero in piazza.

  3. La mia era una battuta, appunto, sul “negazionismo”: sapendo di come è stata condotta quell’indagine dell’allora ASL di Scarcella, con quale supporto di indagine e quali risultati “da ottenere”, sarebbe il caso di fare qualcosa di serio e con ben altro campione statistico ai fini di monitoraggio epidemiologico. In quanto ai bresciani, sembrano davvero poco o per nulla inc….ti sui temi ambientali cittadini.

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