Unibs vince l’EIT Raw Materials Business Ideas Competition riciclando le ceneri

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Il Laboratorio di Chimica per le Tecnologie del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Università degli Studi di Brescia, e l’azienda slovacca Velaworks, hanno vinto il primo premio nella competizione europea “EIT Raw Materials Business Ideas Competition”, volta a premiare le migliori idee imprenditoriali nel settore delle materie prime.
“EIT Raw Materials” promuove l’innovazione e l’imprenditorialità attraverso progetti lungo tutta la catena del valore delle materie prime e, attraverso la Business Idea Competition, vuole supportare la realizzazione di nuove tecnologie e modelli di business, con un alto potenziale di crescita nel settore delle materie prime e in tutti i campi correlati. In particolare è stata considerata vincente l’idea di utilizzare materiali di scarto (ceneri leggere stabilizzate), sviluppati nel corso del progetto europeo COSMOS-RICE, come sostitutivi dell’antimonio (impiegato come
ritardante di fiamma) in compositi polimerici. L’antimonio, infatti, è considerato una materia prima critica ed in via di estinzione. 
«L’attività di ricerca, volta a sperimentare l’utilizzo del COSMOS-RICE come sostituito degli attuali filler antifiamma – spiega la prof.ssa Elza
Bontempi, Ordinario di Fondamenti Chimici delle Tecnologie – è stata finanziata dall’Università degli Studi di Brescia, con il progetto Sinfonia. Velaworks ha acquisito dall’Ateneo bresciano il brevetto sul nuovo materiale e ha deciso di investire sulla nuova tecnologia». L’intero
ammontare del premio sarà infatti destinato dall’azienda allo sviluppo del materiale. Un nuovo metodo, dunque, che ricicla le ceneri leggere prodotte dell’incenerimento dei rifiuti solidi urbani e permette di ottenere un materiale grezzo, del tutto sicuro e versatile che può essere riutilizzato in diverse applicazioni che spaziano dall’edilizia alla produzione di gioielli. 
Una vera e propria nuova materia prima, preziosa per l’economia europea perché consentirebbe di preservare alcune risorse naturali del continente, che sono purtroppo scarse, e di eliminare definitivamente, in un prossimo futuro, le discariche delle polveri prodotte da rifiuti solidi urbani e, di conseguenza, il problema del loro smaltimento. Con un valore aggiunto da non sottovalutare: la nuova tecnologia, sviluppata presso l’Università degli Studi di Brescia, sequestra dall’ambiente l’anidride carbonica prodotta da altri processi industriali e permette di rendere inerti le ceneri leggere, estremamente dannose per l’ambiente e per la salute, soprattutto per l’elevata presenza di metalli pesanti che possono essere
rilasciati nell’ambiente con estrema facilità.  
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