I dati ufficiali relativi alle richieste di asilo analizzate nel 2016 in Lombardia sono agghiaccianti. Su 10.492 casi analizzati dalle commissioni prefettizie, ci sono stati ben 6339 dinieghi ai quali dobbiamo aggiungere altre 400 persone che hanno fatto richiesta dasilo e poi han fatto perdere le proprie tracce. Di fatto, in Lombardia 2 richiedenti asilo su 3 sono clandestini, mantenuti per anni in hotel, resort e centri accoglienza senza averne diritto. Lo ha detto Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione presentando i dati 2016 sugli esiti delle richieste dasilo analizzate dalle commissioni lombarde di Brescia e Milano.
Le priorità del governo italiano sono ormai chiare: favorire larrivo di immigrati e destinare risorse alle cooperative per laccoglienza di clandestini, mettendo in secondo piano famiglie italiane, stranieri regolari e fragilità già presenti sul nostro territorio. Lundici per cento delle famiglie bresciane residenti nel capoluogo versa in condizioni di povertà e ben quattro su dieci di vulnerabilità. Se ci sono risorse economiche vanno date a loro, non a chi arriva sui barconi aggiunge Bordonali citando i dati del report elaborato dallUniversità degli studi di Brescia, Comune di Brescia e Fondazione della Comunità bresciana. Il prefetto di Brescia ha detto che la nostra provincia accoglie già 2.700 richiedenti asilo e può ospitarne altri 1.100. Io credo invece che sia lora che il governo inizi a far rispettare la legge e rimpatri tutti i clandestini. I dati e i pasticci combinati a Montichiari, Desenzano, Lonato e Anfo sono la conferma. È ora che le prefetture tornino a occuparsi di sicurezza e smettano di fare da affittacamere per clandestini.
La Regione, con il reddito di autonomia, ha destinato ai lombardi in difficoltà 200 milioni di euro per il 2016. Soldi che servono per i nidi gratuiti, per il bonus famiglia, per linserimento lavorativo e per lesenzione dal ticket sanitario. Il governo targato Pd invece si ricorda dei poveri italiani solo in occasione delle elezioni, promettendo interventi spot non risolutivi che profumano di mancette elettorali.
I numeri della commissione prefettizia di Brescia sono impietosi: su 3.337 richieste dasilo analizzate nel 2016 i rifugiati sono risultati solo 185 (il 6 per cento), 637 persone (19 per cento) hanno ottenuto altra forma di protezione mentre i clandestini riconosciuti sono 2.510, ossia il 75 per cento, tra cui anche 94 fantasmi che hanno fatto richiesta e poi sono spariti nel nulla. Mantenere questi 2.510 clandestini nel 2016 è costato ai bresciani 32 milioni di euro. Una cifra folle, alla luce dei dati sulla povertà a Brescia aggiunge lassessore regionale allImmigrazione.
In città attualmente sono ospitati oltre 600 richiedenti asilo, nonostante il sindaco Del Bono aveva promesso che non sarebbero stati più di 300. Seguendo questo trend, ormai costante, 450 saranno riconosciuti come irregolari. La città non si può permettere di ospitare queste persone. Chiediamo al governo di accelerare le procedure e di rispettare la legge, rimpatriando tutti i clandestini presenti sul territorio, ma temo che tra Renzi e Gentiloni non sia cambiato nulla conclude Bordonali.
DATI COMMISSIONI PREFETTIZIE LOMBARDE (FONTE VIMINALE DAL 1 GENNAIO AL 31 DICEMBRE 2016) RICHIEDENTI ASILO ATTUALMENTE PRESENTI IN LOMBARDIA: 23.318
A chi richiede asilo non si può non dare assistenza e anche la Lega quando era al Governo ha fatto la stessa cosa. Ricordate gli africani accolti negli alberghi in alta montagna? Tuttavia sarebbe meglio se le pratiche di riconoscimento dello stato di rifugiato fossero più veloci.
Come mai la Bordonali non si scaglia con altrettante veemenza contro gli evasori che sottraggono ai poveri risorse 1000 volte più grandi che non l’accoglienza? XXXXXXXXXXXXXXXXXX