Territori montani e disagiati al centro dell’attenzione delle politiche del Consiglio regionale. Nelle Regole 2017 si parla di accessibilità ai servizi per i cittadini che vivono nella aree geografiche difficili, facendo riferimento in particolare alla realtà dell’ ATS della Montagna che insiste su territori che per loro natura sono caratterizzati da maggiori difficoltà di raggiungimento. Il documento approvato ieri dall’Aula va oltre e allarga l’area di tutela speciale anche al di fuori dell’ ATS della Montagna.
L’attenzione alle zone montane non può ridursi all’istituzione dell’ ATS della Montagna ma significa tener conto che gran parte del territorio lombardo è montano e che anche all’interno di ATS non montane vi sono realtà con queste caratteristiche fa sapere il consigliere Pd Gianantonio Girelli Il principio è garantire a tutti i cittadini parità di accesso alle cure, perciò, nell’organizzazione dei servizi e nell’erogazione dei relativi finanziamenti, i criteri di giudizio non possono prescindere dallo studio del territorio e dei suoi abitanti. I nostri territori montani e tanta periferica pianura lombarda in generale hanno bisogno di più attenzione e i loro abitanti non possono subire disservizi o peggio ancora mancanza di servizi a seguito di logiche diverse rispetto all’unico vero riferimento che deve seguire il decisore politico: garantire a tutti i cittadini l’accesso ai servizi sanitari. La presenza di essi in un’area disagiata fa infatti la differenza, favorendo lo spopolamento o portando, viceversa, all’aumento della popolazione.