Prodi a Brescia, Rolfi e Bordonali attaccano: incontri di partito mascherati

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Romano Prodi, Laura Castelletti ed Emilio Del Bono. www.bsnews.it
Romano Prodi, Laura Castelletti ed Emilio Del Bono. www.bsnews.it

“Titolo: “Un disastroso presidente del Consiglio, un vicesindaco impalpabile e un sindaco incapace”. Brescia, 21 febbraio 2017”. Lo ha scritto su Facebook l’assessore regionale leghista Simona Bordonali condividendo una fotografia che ritrae Romano Prodi, Laura Castelletti ed Emilio Del Bono durante un incontro promosso dal Comune di Brescia. “Nella Brescia democratica – si legge – non ci si fa mancare nulla, anche Prodi che parla di futuro dell’Europa, come se Nerone venisse in città a illustrare rivoluzionarie misure antincendio, e riunioni di partito mascherate da iniziative istituzionali. Con il logo del Comune di Brescia si è parlato tranquillamente anche di scissione del Pd e di Emiliano contro Renzi. Mancavano solo le bandiere e Orfini a dirigere i lavori. Se i referenti politici di Del Bono sono Prodi, Renzi e Kyenge abbiamo ottime possibilità di riconquistare la Loggia nel 2018! Avanti, futuro! #Brescia2018 #DelBonoanulla”.

“Se il futuro di Brescia è nelle mani dei relitti della prima Repubblica, responsabili fra le altre cose dell’euro-disastro, e dei loro supporters locali allora siamo fregati !#Brescia2018; mandiamoli a casa!”, ha aperto ieri la polemica social Fabio Rolfi. “Istituzioni usate come palcoscenico per interventi politici di esponenti del proprio partito in eventi spacciati come culturali. Nessuna strumentalizzazione vero?”.

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11 Commenti

  1. la signora simona non perde occasione per guadagnarsi il lauto stipendio in regione. Ma non ricorda i 5 anni in cui hanno amministrato la città? solo disastri e spese inutili e dannose. A cominciare dall’ex Oviesse,soldi spesi per riìmuivere la pensilina da piazza Rovetta il basanmento del bigio in piazza Vittoria ( per accontentare il fascista labolani), il buco sotto il castello, acquisto del terreno a Guidizzolo e potrei continuare

    • Io ci aggiungo sempre anche i 99,7 milioni di euro (!!!) tirati fuori da Paroli come transazione con Ati-Ansaldo, Consorzio costruttore del Metrobus e unico partecipante alla gara di appalto del 2003, a fronte delle contestazione sulle cosiddette “riserve”. In teoria non si volle affrontare un contenzioso legale, che si poteva pure vincere, ovviamente. Ma in pratica la Giunta Paroli aveva fretta di chudere i lavori ed appropriarsi dell’inaugurazione dell’infrastruttura durante il proprio mandato: un po’ di luce politica sborsando 100 milioni. Ottimo risultato…

    • Ha parlato di Europa e seriamente. Eppure molti ancora oggi rimproverano a Prodi, che dal 1999 al 2004 fu Presidente della Commissione Europea, quel numerino infausto: 1 euro uguale 1936,27 lire. Sappiamo tutti come è andata nei fatti: un bagno di sangue per le tasche degli italiani. In realtà Prodi nulla aveva a che fare con la determinazione di quel cambio fissato anche per la lira ed ufficialmente al 31 dicembre 1998 rispetto all’ECU, paniere europeo di monete già utilizzato da anni e non solo negli scambi commerciali. Ma fu così che, anzichè a vergognosi meccanismi speculativi innescatisi soprattutto nei comparto del commercio, per gran parte dell’opinione pubblica fu “colpa di Prodi” se rinunciando alla sovranità monetaria ci prendemmo una batosta. Personalmente lo ricordo invece per aver sconfitto due volte in elezioni democratiche il pregiudicato ex-Cavaliere Silvio Berlusconi ed aver avuto il solo demerito di imbarcare nei suoi Governi personaggi come Bertinotti e Mastella.

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