Servizio ferroviario regionale: meno soppressioni, calano anche i reclami

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Meno soppressioni e indici di affollamento in diminuzione.  Per il trasporto ferroviario regionale i dati riferiti al 2015 registrano indici di positività la cui percezione nell’utenza è data proprio dal numero delle cancellazioni e dall’assembramento nelle carrozze dei convogli. A  sottolinearlo è il Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione – l’organo che valuta l’applicazione delle leggi  e l’attuazione delle politiche regionali –  presieduto da Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia), che ha analizzato il Rapporto sullo “Stato della rete ferroviaria e del servizio ferroviario regionale per l’anno 2015” predisposto dall’Assessorato ai Trasporti come norma di rendicontazione al Consiglio regionale contenuta nella legge regionale del 2012 sulla disciplina dei Trasporti. Si tratta di una vera e propria radiografia del comparto che vede circolare ogni giorno circa 350 treni su 62 linee per 2400 corse al giorno con complessivamente 712 mila passeggeri e che confronta i dati del 2014 con quelli del 2015. “Il quadro che emerge è in netto miglioramento – ha evidenziato il Presidente De Corato – e questo avviene nonostante i tagli sempre maggiori che arrivano da Roma. La Lombardia sa che il trasporto ferroviario è strategico e proprio per questo lo sostiene, come dimostrano i 207 tra nuovi treni e locomotive ordinati tra il 2001 e il 2015, di cui 23 entreranno in servizio entro il 2018, per un investimento totale di 1,5 miliardi”.
Il Comitato (relatrici Laura Barzaghi del PD e Silvana Santisi della Lega Nord)  evidenzia che le soppressioni giornaliere sono calate del 31% (52 corse annullate contro le 75 dell’anno precedente), che l’84% dei treni arriva con un ritardo non superiore ai 5 minuti,  mentre i reclami diminuiscono (19.244, il 7% in meno). Il Rapporto evidenzia inoltre che il 40% delle stazioni e il 36% dei convogli sono accessibili ai disabili e che  nel 35% delle stazioni è possibile acquistare un biglietto.
Il Rapporto analizza inoltre il settore sicurezza, per il quale sono stati finanziati con il “Progetto Security” 2,2 milioni di euro e che ha visto la messa in campo di 75 nuove squadre di 2 persone che presidiano circa 450 treni al giorno su tutte le direttrici.  Auspichiamo – ha detto la relatrice Laura Barzaghi – che il flusso informativo da parte dell’Assessorato continui  e che tenga conto degli approfondimenti da noi richiesti che sono utili per capire il grado di soddisfazione dell’utenza. Mi riferisco in particolare ai dati precisi sulla diminuzione dell’affollamento e le questioni riguardanti l’accesso ai disabili e la sicurezza”.
Rimangono – avverte la relazione del Comitato Paritetico – alcune domande aperte, come ad esempio quella sul raggiungimento degli obiettivi previsti dal Contratto di Servizio: la Relazione dovrebbe comprendere aspetti non evidenziati,  come il ritardo medio e la  rivelazione della custode satisfaction, elementi grazie ai quali sarebbe possibile verificare se l’obiettivo è stato centrato.  Vengono chiesti inoltre, sul fronte sicurezza, più dettagli attraverso la distinzione tra stazioni con e  senza presidio e i danni provocati da atti vandalici, con i relativi costi.  E poi ancora: la tempestività del trattamento dei reclami, le strategia che la Regione vuole individuare per sviluppare forma di mobilità innovative e sostenibili e le conseguenze prodotte sul servizio regionale dello sviluppo della rete e dei servizi di alta velocità.

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