Redditi dei parlamentari: Gitti milionario, Galperti il più “povero”

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Il deputato Pd Gregorio Gitti
Il deputato Pd Gregorio Gitti

E’ l’avvocato Gregorio Gitti il parlamentare bresciano più ricco del 2016: nel 2016 ha dichiarato 1.719.506 euro, 450mila in meno del 2015 ma comunque più di quello che molti bresciani guadagnano in una intera vita.

A seguire, in questa classifica, il senatore Massimo Mucchetti, con 249.664 euro, 130 mila in più rispetto ai 119.038 euro del 2015. Mentre il terzo posto va a Alfredo Bazoli del Pd ha dichiarato 185.119 (nel 2014 erano 252.726 euro).

Scendendo si trovano Paolo Corsini (154.147 euro), Davide Caparini della Lega Nord (127.681 euro), Raffaele Volpi (Lega, 127.096), Marina Berlinghieri del Pd (124.252 euro), l’ex forzista Riccardo Conti (102.521 euro).

Sotto quota 100mila Stefano Borghesi (Lega Nord, 97.882 euro), Miriam Cominelli (Pd, 99.453 euro), Giuseppe Romele (Forza Italia, 98.213 euro), Mariastella Gelmini (Forza Italia, 94.319), Mario Sberna (ex Scelta civica, 91.606 euro), Luigi Lacquaniti (Pd, 91.033 euro) e Guido Galperti (Pd, con 54.265 euro).

Nel Movimento 5 Stelle, Giorgio Sorial, Tatiana Basilio e Ferdinando Alberti hanno presentato una dichiarazione dei redditi di 98.471 euro, mentre Claudio Cominardi ha raggiunto i 97.339 euro. Vito Crimi ne ha dichiarati 97.542, mentre Claudio Cominardi 91.033 euro.

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4 Commenti

    • Quiesto è il reddito imponibile risultante dalle dichiarazioni dei singoli, altro è quello che effettivamente è entrato nelle loro tasche. Più o meno la metà, per capirci.

    • Mi scusi, quelli pubblicati sono i redditi imponibili ai fini fiscali. Per questo , la invito per questo a consultare sul sito Beppegrillo.it (con nomi e cognomi) quanto mese per mese ogni parlamentare del Movimento 5 Stelle ha restituito non già al partito ma “al Bilancio dello Stato” (cioè a tutti noi cittadini !) : accanto agli importi esatti vi è il dettaglio di tutte le spese sostenute ma soprattutto la fotocopia in formato pdf dell’avvenuto bonifico sul conto di Tesoreria dello Stato (!). Un esempio pescato a caso: nel mese di ottobre del 2016 l’On.le Luigi Di Maio documenta di aver versato sul conto del bilancio dello Stato esattamente 4.720,37 euro di cui 1.686, 58 come quota parte della idennità più 3.033.79 euro come quota parte dei rimborsi spettanti. Questo è il Movimento 5 Stelle e lo si scapirà meglio…alle prossime elezioni politiche.

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