AMO BRESCIA/1. Una passeggiata domenicale al santuario degli alpini di Cellatica

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La chiesa alpina di Cellatica, foto Andrea Tortelli, www.bsnews.it
La chiesa alpina di Cellatica, foto Andrea Tortelli, www.bsnews.it

La chiesetta alpina di Cellatica è uno di quei luoghi che ti rimangono nel cuore. Perché di cuore – tra gli alberi, le lapidi e il suggestivo santuario – ce n’è finito davvero tanto. Non solo per il ricordo di tante famiglie del posto (i Tonoli, i Bolpagni, i Frassine e altri) i cui figli maschi partiti per il fronte senza più far ritorno a casa.

La chiesa alpina di Cellatica, foto Andrea Tortelli, www.bsnews.it
La chiesa alpina di Cellatica, foto Andrea Tortelli, www.bsnews.it

Quando dopo pochi minuti di cammino dalla piazza di Cellatica – accompagnati dalla via Crucis – si arriva alla chiesetta, si respira subito una sensazione di pace e di solennità composta che induce alla riflessione. Il piccolo santuario si erge nella nicchia, ricordando ai visitatori che gli ospiti di quello spazio “osarono quando osare significava morire”.

Intorno, qualche panchina per accogliere i visitatori, un tavolo per i pic nic (sul retro), la lapide dedicata ai caduti e una bellissima poesia in dialetto bresciano di  Piero Zanoni: Col rozare de i picù (che riportiamo sotto in forma integrale).

Zanoni, morto nel 2010, è stato compositore e autore di canzoni bresciane. Ha inoltre conosciuto una considerevole notorietà a livello nazionale negli Anni Sessanta-Settanta quando assieme al maestro Braga aveva costituito un duo pianistico di successo. Docente di musica all’Istituto “Veronica Gambara” e grande cultore del dialetto bresciano, ha composto numerose poesie e canzoni in vernacolo: famosa è rimasta quella dedicata a “La Féra de S. Fausti” e musicato diverse commedie dialettali. Per vari anni è stato direttore del “Coro Lombardia” da lui fondato, con il quale ha inciso vari dischi.

COME ARRIVARCI. L’auto si può posteggiare nell’ampio parcheggio situato in piazza San Giorgio, oppure nel piccolo parcheggio collocato su via Montebello, accorciando di qualche centinaia di metri il percorso. Da via Montebello non si puà sbagliare: in poche decine di minuti si arriva alla chiesetta alpina di Cellatica (seguendo il percorso delle stazioni della via Crucis). Dalla chiesetta, poi, parte il sentiero (sterrato) che porta al Santuario della Stella. Il percorso è breve, ma una cosa va segnalata: in alcuni tratti la pendenza è particolarmente elevata. Inoltre il tratto dalla chiesetta al santuario, anche a causa dello sterrato, è sconsigliato agli anziani, soprattutto se bagnato.

La chiesa alpina di Cellatica, foto Andrea Tortelli, www.bsnews.it
La chiesa alpina di Cellatica, foto Andrea Tortelli, www.bsnews.it

COL ROZARE DE I PICU

PER LE PENE ‘NDADE’N POLVER
SO LE BOCHE DE I CANU
GHOM PREGAT A’NA QUAC FOZA
COL ROZARE DE I PICU.

QUATER MUR CHE’L PAR CHE I RIDE
MA I TE RUGA’N DE’L MAGU:
GHOM PREGAT CO’ LA CASOLA
GREV DE NOM E DE PASSIU

‘NA GIRANDOLA DE FAE
ON SUSPIR CHE’L PAR SANGIOT…
‘NA CANSU DE LA MONTAGNA
PER CONFONDER LA PEL D’OC

PENE ECIE, PENE NOE,
SOLDATI CHE NAS DOMA:
CHE SCUNDIDA TRA LE EGNE
GHE NA CEZA PER PENSA.

P.ZANONI

Rubrica Amo Brescia - www.bsnew.it
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LA GALLERIA FOTOGRAFICA

LA STELLA DI CONCESIO/GUSSAGO

 

 

 

 

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10 Commenti

  1. Conosco quella chiesetta da anni, ogni tanto ci vado per trovare un po’ di pace dal mondo circostante e per scappare da tutto. La vista che si perde sulla città è la cosa che preferisco, ma anche dalla Stella in effetti il panorama è splendido.

  2. Grazie per questa nuova rubrica che offre a tutti l’occasione per esplorare il territorio bresciano e conoscere angoli a volte poco conosciuti e scarsamente apprezzati, ma ricchi di storia, di tradizione e che narrano di antiche e semplici presenze popolari, di cui si respira tutt’oggi la presenza immergendosi in questi bellissimi angoli bresciani.

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