Profacta, capitolo chiuso: la discarica di amianto è smantellata

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La ex discarica ProFacta
La ex discarica ProFacta

Mercoledì 15 marzo Regione Lombardia ha comunicato la conclusione del procedimento per la dismissione della discarica di amianto realizzata da Profacta a San Polo, in via Brocchi, dando atto che l’impianto è stato smantellato conformemente al progetto autorizzato e sull’area non gravano penalità ambientali.

Probabilmente unico caso in Italia di rinuncia alla realizzazione e alla gestione di una discarica, termina così la vicenda della discarica Profacta, che avrebbe dovuto smaltire 69.600 tonnellate di rifiuti contenenti amianto.

L’impianto era stato realizzato grazie a un’autorizzazione regionale rilasciata nel 2009, modificata nel 2011 e rinnovata nel 2015 e aveva suscitato la ferma contrarietà dei cittadini residenti nella zona che, riuniti in comitati, si sono battuti contro la sua apertura.

Il Comune di Brescia ha presentato ricorso al Tar contro il rinnovo dell’autorizzazione regionale (Aia) del 2015. Tuttavia, a seguito di un accordo tra l’amministrazione comunale e Profacta, quest’ultima ha rinunciato alla discarica a fronte del riconoscimento di 6mila metri quadrati di slp (superficie lorda di pavimento) nell’ambito della variante del Piano di Governo del Territorio approvata nel febbraio 2016.

Nei mesi scorsi Profacta, in ottemperanza a un progetto di smantellamento dell’impianto approvato da Regione Lombardia, ha smaltito i rifiuti che nel frattempo erano stati stoccati e ha ripristinato lo stato dei luoghi.

Il prossimo passo sarà la realizzazione di un parcheggio al servizio del vicino Parco delle Cave sul sedime dell’ex discarica.

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