Attenti alla truffa dello specchietto a Brescia: ecco come funziona e come difendersi

La truffa del sasso o dello specchietto è sempre più diffusa. Ecco i consigli su come riconoscere i malviventi e come difendersi

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La truffa del sasso (o truffa dello specchietto) è un grande classico dei raggiri ai danni degli automobilisti. Ma anche a Brescia continua a mietere vittime. Sono numerosi i casi di fregatura di cui ha parlato  BsNews.it, avvenuti soprattutto nella zona dell’Ovest Bresciano. Ma le ultime segnalazioni – secondo quanto riportato da un articolo del giornale di Brescia – indicano che i malviventi sono tornati in azione nella Bassa Bresciana.

COSA E’ E COME FUNZIONA

La Truffa Dello Specchietto Le Iene

La truffa del sasso rappresenta la versione soft di un raggiro di grande moda in alcune zone d’Italia e della Spagna qualche anno fa. Nella versione classica della truffa i malviventi inducono l’automobilista a fermarsi con un trucco: una frenata improvvisa per farsi tamponare, un sasso lanciato contro la carrozzeria per simulare un contatto oppure una gomma bucata. Quindi, mentre uno dei malviventi scende dall’auto per chiarire la situazione un compare si reca dalla parte opposta del mezzo “vittima”, apre la portiera e ruba la borsa della donna alla guida per poi darsi alla fuga.

La dinamica della truffa dello specchietto (forse vi può aiutare a capire meglio la dinamica questo video della trasmissione tv Le Iene) è un po’ meno invasiva, ma pur sempre molto fastidiosa. ECCO LA DINAMICA

  1. L’automobilista alla guida (solitamente una donna) avverte un rumore improvviso sulla carrozzeria mentre sta guidando. Il rumore è stato provocato dal fatto che il truffatore ha lanciato un oggetto (bastone, sasso, palla da golf) contro l’auto vittima. L’aggressore è solitamente un uomo (spesso staniero), accompagnato da un secondo che dichiara di essere testimone dell’accaduto.
  2. Il truffatore affianca l’auto vittima e – con gesti o suonando il clacson – chiede vistosamente di accostare, facendo capire di essere stato toccato.
  3. In un parcheggio o una piazzola avviene la contrattazione. L’automobilista mostra il proprio specchietto rotto. L’automobilista insiste affinché il danno (solitamente 200-300 euro, ma si può scendere fino a 50) sia saldato subito senza tirare in ballo l’assicurazione. In caso di rifiuto il truffatore può diventare particolarmente aggressivo (verbalmente), per indurre la vittima a pagare.
  4. Il truffatore se ne va indisturbato nella direzione opposta a quella del senso di marcia dell’auto o svoltando alla prima occasione utile verso un luogo sicuro.

COME ACCORGERSI DELLA TRUFFA

I consigli per capire se siete vittima di una truffa sono semplici.

  1. Controllate il vostro specchietto destro, se non ha segni di impatto e non è piegato difficilmente potete aver rotto lo specchietto dell’altra auto.
  2. I truffatori viaggiano spesso in coppia, uno si presenta come testimone. Il metodo psicologico utilizzato è spesso quello del cosiddetto “poliziotto buono / poliziotto cattivo”: uno è aggressivo per incutere timore alla vittima, l’altro si finge conciliante per indurla a pagare. I truffatori conoscono già il prezzo dello specchietto.
  3. I truffatori insistono per non usare il modulo per la constatazione amichevole e per non chiamare le forze dell’ordine, fingendo anche di accontentarsi di quanto avete nel portafogli.
Truffa dello specchietto o del sasso: il primo consiglio è quello di non scendere dall'auto
Truffa dello specchietto o del sasso: il primo consiglio è quello di non scendere dall’auto

COME DIFENDERSI DALLA TRUFFA

Difendersi dalla truffa dello specchietto è semplice. La premessa è che, di fronte a un possibile impatto, bisogna cercare di essere più lucidi e sereni possibile.

  1. Se l’uomo che vi affianca appare particolarmente minaccioso non accostate: prendete il telefono e chiamate i carabinieri (magari mostrandoglielo per fargli capire le vostre intenzioni). E’ possibile che desista.
  2. Se siete scesi, non fatevi prendere dal panico. Restate sereni e fate capire che non avete soldi o bancomat con voi e che l’unica soluzione è chiamare i vigili oppure che il presunto truffatore vi lasci i suoi riferimenti per pagare il danno in un secondo momento (non lasciategli il vostro). Fategli capire che sarà comunque vostra cura contattare prima l’assicurazione.
  3. Se siete scesi e ne avete la possibilità, rientrate in auto (anche con una scusa), chiudete le portiere e chiamate le forze dell’ordine.

DOVE E’ ACCADUTA

La truffa è frequente in tutte le zone d’Italia, da Nord a Sud. Ma anche nel Bresciano sono accaduti diversi casi. I lettori di BsNews.it, in particolare, ci hanno segnalato il Comune di Travagliato e la città (via Cremona, via XXV aprile, vicinanze ex piazzale Om).

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