Marco Sossi, la sorella denuncia: nel luogo della morte non era solo

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Marco Sossi in una recente fotografia da Facebook, www.bsnews.it
Marco Sossi in una recente fotografia da Facebook, www.bsnews.it

Marco Sossi non si è recato da solo nel luogo in cui è stato ritrovato morto. A dirlo è la sorella del giovane, il 29enne originario di Borgo San Giacomo annegato in circostanze misteriose in un canale del Comune cremonesedi Genivolta.

Il suo corpo, infatti, è stato trovato nel canale diversi giorni dopo la scomparsa. Ma il luogo del ritrovamento (le Tombe Morte di Genivolta) era fuori dal percorso di tre chilometri che il giovane avrebbe dovuto compiere per recarsi al lavoro (un’azienda agricola del paese) e l’acqua poco profonda (solo 35 centimetri). Sul corpo non sarebbero stati trovati segni di violenza, né il gonfiore tipico dell’annegamento. Inoltre, come sottolineato dalla sorella, “la bicicletta era addossata con cura a una sponda del canale, e vicino ad essa, ben piegati e in ordine, gli abiti da lavoro, mentre Marco si trovava più avanti, vicino alla riva opposta e senza le scarpe, che non sono ancora state travate”. Anche sulla felpa calzata dal 29enne i familiari hanno forti dubbi.

Gli elementi da chiarire restano insomma numerosi. La speranza è che l’autopsia (fissata per domani) possa dare qualche indicazione in più. Ma l’ipotesi che non si sia trattato di un incidente prende sempre più corpo. Qualche interrogatorio ci sarebbe già stato.

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