“Ecco chi lucra sui clandestini”, segretaria della Lega condannata per discriminazione

La segretaria cittadina della Lega Nord di Orzinuovi Federica Epis condannata per condotta discriminatoria. Aveva accusato alcune associazioni di lucrare sull'accoglienza ai richiedenti asilo. I proventi della multa saranno utilizzati per progetti culturali e di integrazione nel comune della Bassa

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Federica Epis. segetaria leghista di Orzinuovi, foto da Facebook
Federica Epis. segetaria leghista di Orzinuovi, foto da Facebook

La segretaria cittadina della Lega Nord di Orzinuovi Federica Epis è stata condannata per condotta discriminatoria dal Tribunale di Brescia. Il ricorso contro Federica Epis era stato presentato dalla cooperativa K-Pax di Breno, dall’associazione Puerto Escondido di Calvagese della Riviera e dall’Asgi, l’associazione studi giuridici sull’immigrazione dopo che – secondo quanto si legge in una nota – la segretaria cittadina della Lega Nord di Orzinuovi aveva pubblicato (il 12 giugno 2015) un post su facebook nel quale, riprendendo un articolo del quotidiano Bresciaoggi che dava conto delle associazioni che ospitano richiedenti asilo, scriveva: «Questo è l’elenco di tutte le cooperative fondazioni e altri operatori che con la faccetta misericordiosa di chi fa la beneficenza stanno invece lucrando sul traffico di clandestini».

«Il post – si legge nella sentenza del giudice Lucia Cannella – ha valenza irridente e sbeffeggiante ove indica le associazioni che danno ospitalità ai soggetti come chi “opera con la faccetta misericordiosa di chi fa la beneficenza” attributivo di un fine illecito di lucro». E, si legge sempre nella sentenza, è «denigratorio ed offensivo laddove indica che i richiedenti asilo siano clandestini, degradandoli al rango di chi viola il TU sull’immigrazione».

A nulla è servito quindi il fatto che Federica Epis, una volta ricevuto il ricorso il 6 agosto del 2015, avesse «provveduto ad eliminare il post dalla sua bacheca» immediatamente. La condotta discriminatoria c’è comunque stata e di qui la condanna per la segretaria cittadina della Lega Nord al pagamento delle spese processuali e di 2 mila euro per ognuno dei ricorrenti.

“I proventi di tale condanna – si legge ancora nel comunicato – verranno utilizzati per iniziative di carattere culturale a sostegno dell’integrazione nel comune di Orzinuovi. A tal proposito K-Pax e Puerto Escondido hanno già chiesto un incontro al sindaco di Orzinuovi Andrea Ratti e al dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Carlo Valotti per concordare insieme le modalità di utilizzo”.

Quasi in contemporanea, sempre su Facebook, è arrivata però una nuova replica della Epis. “È un po’ che non parlo di filosofia, ma visto che per lo stato italiano sono una lurida razzista mi sa che oggi metto giù bene qualcosa a cui penso da tempo: il fondamento etico della vita politica come massima espressione di amore per l’uomo. Alla faccetta loro che prendono soldi sporchi di falsa e interessata bontà”.

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4 Commenti

  1. Sinceramente trovo assurda la condanna: la posizione della signorina era fuori luogo forse, ma non certo offensiva… E’ possibile dire che alcune associazioni trovano forma di sostentamento nella gestione del fenomeno migratorio? No? Certo, lei l’ha detto male… Ma la condanna…..

    • Tutti i tribunali italiani stanno considerando offensivo dare del clandestino a chi non lo è, perché (reato penale o no) la clandestinità è comunque una violazione della legge.
      E’ come se io ti dicessi che stai violando una qualunque legge italiana e invece non è vero.
      Perché occorre ribadire con forza che i richiedenti asilo, avendo un permesso di soggiorno ancorché temporaneo, NON violano alcuna legge e NON sono clandestini.
      Dire poi che una certa specifica associazione ha un fine di lucro che non dovrebbe avere, perché anche qui è chiaro che non dovrebbe averlo altrimenti non accederebbe a determinati programmi prefettizi, è una cosa assolutamente offensiva.
      La signorina dovrebbe ricordare che libertà di parola non significa dire cose non vere e anche magari offensive.

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