I primi congressi di sezione, nel Bresciano, hanno dato un esito chiaro. Il Partito democratico sta con Matteo Renzi, in proporzione anche maggiore al precedente congresso. Ma la maggioranza non è bulgara, perché – se Emiliano sostanzialmente non ha sostenitori locali – in quasi un terzo delle sezioni a vincere è stato il ministro Orlando. Con casi significativi – come quello di Rovato – in cui la sfida è finita 40 a 17 in favore dell’ala sinistra.
Per Orlando si sono schierati anche Bagnolo Mella (di un solo voto), Erbusco, Rudiano, Cividate Camuno e Paderno. Mentre sul fronte opposto i Comuni più renziani sono Gussago (50 a 13), Coccaglio (32 a 0) e Ospitaletto (32 a 3). Ma con il premier si sono schierati anche Adro, Borgo San Giacomo, Darfo, Lumezzane, Malonno, Montichiari, Montirone, Paratico, Poncarale, Pontoglio, Roncadelle (nel comune di cui il segretario provinciale è stato sindaco è finita 31 a 5 con un voto per Emiliano), Sirmione, Urago d’Oglio, Villa Carcina.
Un quadro chiaro, dunque, anche se all’appello mancano ancora circa cento sezioni, compresi molti Comuni importanti (Brescia, Chiari, Desenzano, Orzinuovi e Palazzolo solo per citare i più abitati). A colpire sono comunque i numeri (bassissimi) dell’affluenza al voto, che lo ricordiamo era riservato agli iscritti. Nei comuni maggiori, infatti, a votare è stato non più dello 0,5 per cento della popolazione. Anche se i dati ufficiali del partito parlano di iscritti (a quota 4.406) in crescita del 30 per cento rispetto all’anno precedente.