Del Bono contro Rolfi, è scontro anche legale sul caso del dirigente

La polemica è aperta. E promette di arrivare sul fronte legale. Proprio oggi, infatti, con un lungo post su Facebook, il consigliere regionale Fabio Rolfi ha dichiarato di aver ricevuto una minaccia di querela dall'avvocato (personale) del sindaco Emilio Del Bono.

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Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono
Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono

La polemica è aperta. E promette di arrivare sul fronte legale. Proprio oggi, infatti, con un lungo post su Facebook, il consigliere regionale Fabio Rolfi ha dichiarato di aver ricevuto una minaccia di querela dall’avvocato (personale) del sindaco Emilio Del Bono.

La vicenda è quella, ormai nota, del dirigente del Comune che  “ha firmato un bando per l’assunzione di un capo del personale, poi ha partecipato e lo ha vinto”: un caso sollevato da Laura Gamba in Consiglio comunale e arrivato fino alla trasmissione televisiva di Italia Uno Le Iene.

“Giorni fa ho ricevuto una diffida dall’avvocato del Sindaco di Brescia per aver condiviso e commentato notizie pubbliche riguardanti il dirigente comunale che ha firmato il bando di concorso da lui stesso vinto. Vicenda nota peraltro, arrivata all’attenzione dei media nazionali. Nella lettera vengo invitato a porgere le mie pubbliche scuse, in caso contrario seguirebbe querela nelle sedi competenti, in quanto si tratterebbe di “notizie infondate”, ha scritto Rolfi su Facebook.

Ma, nel silenzio della Loggia, le carte sembrano indicare in altro il vero oggetto del contendere fra Rolfi e Del Bono. Nel passaggio della lettera dell’avvocato, infatti, emerge che le ragioni dell’attacco del sindaco non sono le critiche di Rolfi sul caso in questione (risulterebbe altrimenti difficile capire perché Del Bono ha minacciato di querela Rolfi e non Laura Gamba, che ha sollevato il caso). Bensì un post su Facebook del 20 marzo (che riportiamo in originale qui sotto) in cui l’esponente della Lega scrive: “Oggi si parla di Brescia a livello nazionale. Per il concorso pubblico vinto dallo stesso dirigente che l’ha firmato. Guarda caso un amico del sindaco”.

A far andare su tutte le furie il sindaco sarebbe stato proprio quell’allusivo: “guarda caso un amico del sindaco“. Perché il dirigente in questione è entrato in carica nel 2006 (Corsini reggente), vincendo anche il concorso a termine indetto nel 2013 quando l’amministrazione era targata Paroli-Rolfi. Su questo si basa la richiesta di scuse di Del Bono, a cui Rolfi ha già risposto di non voler “porgere alcun tipo di scusa” (“non ho detto,né riportato, nulla di falso”). Chi ha ragione lo decideranno, eventualmente, i giudici.

IL POST DI ROLFI SOTTO ACCUSA

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3 Commenti

  1. C’è ben poco da commentare difronte ai fatti. L’unico vero merito e l’unica segnalazione va al Movimento 5 Stelle, ai suoi attivisti e “segnalatori” , nonchè soprattutto a Laura Gamba, Consigliere in Loggia: sempre attenta come già aveva fatto con il caso Triboldi, dimessosi di fatto ed alla chetichella da Direttore Generale per l’incompatibilità con l’incarico di Amministratore Unico di Brescia Infrastrutture. Alla prossima…

  2. Cosa non ti torna del fatto che usi il suo avvocato personale? Mi sembra una scelta sensata non fare pagare il Comune… Quanto a Stradivarius, a me pare una buccia di banana: niente di serio.

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