Il Tar di Brescia ha deciso di annullare la cancellazione – operata da Aler – dalla graduatoria degli assegnatari di alloggi popolari di un uomo che si è poi scoperto avere sul conto corrente oltre 430mila euro. Per i giudici, come riferito dal Corriere Brescia, infatti quel “tesoretto” non deve rientrare nel conteggio ai fini del calcolo dell’Isee perchè si tratta di un indennizzo per il danno biologico derivante da un grave incidente sul lavoro subito dall’uomo.
La vicenda è iniziata quando il ricorrente ha fatto domanda di assegnazione di un alloggio Sap, cioè gli alloggi destinati a servizio abitativo pubblico. All’inizio era arrivato l’ok dell’Aler sui requisiti richiesti per inoltrare la domanda tanto che l’uomo è riuscito ad ottenere l’assegnazione dell’ultimo alloggio disponibile per i non indigenti. Ad un controllo successivo però è risultato che l’uomo avesse un patrimonio mobiliare di oltre 430mila euro. Da qui la decisione dell’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale di Brescia, Cremona e Mantova di cancellare la sua assegnazione dalla graduatoria.
Il Tar di Brescia però ha stabilito che quella somma non deve essere presa in considerazione ai fini del calcolo per l’Isee, anche se quest’ultima è stata erogata da un’assicurazione privata. Per il Tar si tratta di un danno differenziale, cioè quella parte di risarcimento che eccede l’importo dell’indennizzo coperto dall’assicurazione obbligatoria.