All’ospedale di Manerbio c’è il Fast-Track, e il post operatorio è più veloce

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Ospedale di Manerbio
Ospedale di Manerbio, foto da sito ufficiale

Chirurgia fast-track a Manerbio. La Chirurgia del Presidio Ospedaliero di Manerbio applica, da circa due anni ai pazienti operati al colon-retto con chirurgia laparoscopica, percorsi Fast-Track che, grazie ad un approccio centrato sulla persona, semplificano le fasi pre, intra e post-operatoria e permettono di velocizzare, ma soprattutto di semplificare ed alleggerire, il percorso del paziente.

La chirurgia laparoscopica avanzata è, da molti anni, un punto di forza distintivo della Chirurgia di Manerbio e, recentemente, è emersa la consapevolezza che i risultati della mini-invasività laparoscopica possono essere ulteriormente migliorati riducendo lo stress chirurgico complessivo della persona operata.
“Per testare la concreta applicabilità di questi percorsi – dichiara il Dott. Roberto Farfaglia Direttore Unità Operativa Chirurgia – abbiamo attivato, in stretta collaborazione con i colleghi anestesisti, un progetto pilota per introdurre il percorso peri-operatorio denominato ERAS dedicato ai pazienti candidati a chirurgia laparoscopica del colon-retto. I risultati dello studio, sviluppato nel 2015 e 2016, sono stati nettamente positivi ed abbiamo raggiunto il nostro obiettivo primario, quello di rendere la degenza più accettabile e con minori complicanze per il paziente, riducendo così il tempo stesso del ricovero.”

“Durante la sperimentazione – prosegue Farfaglia – abbiamo confermato l’applicabilità del protocollo ERAS alla nostra realtà e abbiamo registrato una riduzione delle complicanze post-operatorie di oltre il 50% (soprattutto quelle settiche e respiratorie) con secondaria riduzione della degenza media di 3 giorni/paziente, rispetto ai nostri dati storici. La netta riduzione del dolore post-operatorio, la precoce ripresa dell’alimentazione, della canalizzazione intestinale e della mobilizzazione si correlano direttamente ad un elevato tasso di soddisfazione dei pazienti. Il tutto senza incrementare, ma anzi riducendo, anche il tasso di rientro post-chirurgico cioè la percentuale di ricovero dopo l’intervento. Alla luce di questi risultati, il percorso ERAS è uscito dalla fase progettuale per entrare a pieno titolo in quella della terapia peri-operatoria standard e non solo per la chirurgia colo-rettale. Abbiamo infatti iniziato ad applicarlo anche ad altre tipologie di intervento.”

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