Omicidio Ragnoli, l’appello condanna ancora mandante ed esecutore

La corte d'assise d'Appello di Milano ha condannato mandante e autore dell'omicidio di Giancarlo Ragnoli: l'ultrà del Brescia ucciso a colpi di pistola il 6 gennaio 2015

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Nove anni e sei mesi di carcere (contro i 14 del primo grado) per Gianluigi Dordi, a cui i giudici hanno riconosciuto la seminfermità mentale. E 24 anni (confermati) per Davide Bettera. La corte d’assise d’Appello di Milano ha condannato mandante e autore dell’omicidio di Giancarlo Ragnoli: l’ultrà del Brescia ucciso a colpi di pistola il 6 gennaio 2015.

Ragnoli era stato freddato sulla porta di casa, a Roncadelle, a causa di un debito di droga non pagato. La Cassazione aveva annullato le prime sentenze della Corte d’appello di Brescia. Dopo il nuovo processo sono arrivate le nuove condanne. Ma la posizione di Dordi, riconosciuto come mandante, si è alleggerita di oltre cinque anni di carcere rispetto al precedente appello.

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