Dalla Regione 5,8 milioni di euro per le aziende sanitarie del Garda

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“La riconversione dell’ospedale di Lonato in Presidio Ospedaliero Territoriale è una delle previsioni più importanti contenute nella nuova delibera regionale, che migliora il servizio offerto a cittadini e turisti e apre una nuova modalità di cura più moderna, integrata e attenta alle esigenze del territorio gardesano”. Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, commenta l’approvazione da parte della Giunta del programma regionale straordinario per gli investimenti in sanità, che contiene una dotazione di oltre 22 milioni di euro per le strutture ospedaliere bresciane, più di 5,8 milioni solo per l’ASST del Garda.

“I bisogni di questa area sono cambiati, così come è mutato il quadro di riferimento socio sanitario, che – ha aggiunto l’assessore – vede nel progressivo invecchiamento della popolazione una sfida decisiva. Gli ingenti fondi che Regione Lombardia ha messo a disposizione vanno nella direzione di migliorare la qualità delle strutture e, soprattutto, sostenere il passaggio dalla ‘cura’ al ‘prendersi cura’, dando una più specifica attenzione al tema delle cronicità e offrendo servizi al passo con le tecnologie più moderne”.

Gli interventi specifici dell’ASST del Garda ammessi a finanziamento regionale riguardano infatti la messa in sicurezza dell’ospedale di Desenzano, i lavori di riconversione in POT dell’ospedale di Lonato, l’acquisizione di apparecchiature nella struttura di Gavardo e l’implementazione di percorsi di cura e telemedicina nell’area dell’Azienda socio sanitarie territoriale.

“È inoltre importante ricordare che quella del Garda è una delle aree turistiche più importanti d’Europa, la seconda destinazione turistica italiana, che registra oltre 21 milioni di presenze. Anche questa caratteristica – ha sottolineato Parolini – richiede un’assistenza sanitaria qualificata, che costituisce un elemento di preferenza nella scelta dei luoghi dove trascorrere le vacanze”. “Alla luce di questi interventi, il modello sanitario lombardo riconferma non solo la sua eccellenza a livello nazionale ed europeo, ma – ha concluso Parolini – anche la propria capacità di potersi adattare alle necessità delle famiglie, unendo libertà di scelta, sostenibilità dei costi, efficacia del servizio reso e capacità di coinvolgimento dei soggetti privati e degli operatori no profit”.

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