Omicidio Teresa e Trifone, il testimone ribadisce la pista bresciana

Il testimone, ritenuto inattendibile dai giudici, ha riferito che gli erano stati offerti 100mila euro per mettere a tacere la coppia

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Teresa e Trifone, uccisi nel 2015 a colpi di pistola
Teresa e Trifone, uccisi nel 2015 a colpi di pistola

Teresa e Trifone? Sarebbero stati uccisi perché lei sapeva qualcosa del delitto di Tiziano Stabile, freddato a colpi di pistola a Bedizzole (in provincia di Brescia) nel novembre del 2013. E’ quanto riportato da diverse fonti giornalistiche, che citano la testimonianza data oggi al processo da Lorenzo Kari: teste peraltro già giudicato inattendibile dai giudici.

Il contesto è quello delle indagini sull’assassinio di Teresa Costanza e Trifone Ragone, avvenuto nel marzo 2015, per cui è unico imputato Giosuè Ruotolo: ex commilitone della vittima, accusato di aver seguito i due giovani in un parcheggio e di averli poi freddati per questioni di gelosia. Un caso di cui si è occupata più volte anche la celebre trasmissione rai Chi l’ha visto.

Il teste, chiamato dalla difesa di Ruotolo, ha confermato quanto detto nel luglio del 2015. In sostanza – secondo quanto affermato dall’uomo – un ex compagno di carcere gli aveva offerto 100mila euro per uccidere la coppia e lui aveva accettato, ma – fuori di prigione – si era dileguato dopo aver incassato due anticipi da 8mila e 10mila euro. Salvo poi scoprire dalla televisione che l’omicidio era stato commesso davvero.

Kari, comunque, era già stato ritenuto inattendibile per le sue dichiarazioni e per questo indagato per calunnia e false dichiarazioni.

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