Aggredito a colpi di martello, il movente sarebbe un’eredità mancata

0

Emergono nuovi, inquietanti, dettagli sulla violenta aggressione subita da un commercialista di Iseo nel fine settimana. Il 71enne Gianpaolo Pezzotti è stato aggredito a colpi di martello e chiave inglese da un cliente 50enne ed ha evitato il peggio solo perché è riuscito a fuggire.

I due – secondo la prima ricostruzione dei carabinieri di Gardone Valtrompia – si erano incontrati a Inzino perché il commercialista era beneficiario di una parte dell’eredità lasciata da Michele Mondinelli (in veste di responsabile dell’associazione che a quest’ultimo faceva riferimento), insieme ai presidenti di Raphaël e Mamré, le associazioni fondate dal compianto don Pierino Ferrari. Ma Mondinelli  – scomparso pochi giorni prima – era anche compagno da una vita del 50enne, tramutatosi improvvisamente in violento aggressore.

L’uomo, evidentemente in forse stato di stress, pare non fosse ancora a conoscenza di quanto scritto nel testamento quando – in preda a un raptus – ha iniziato a colpire il commercialista.

Nonostante le gravi ferite, Pezzotti è riuscito a fuggire: soccorso con l’ausilio di un elicottero, gli sono stati praticati ben 250 punti di sutura per le diverse ferite riportate sulle spalle e sulla testa. E’ cosciente ma sotto shock e, salvo complicazioni, potrebbe lasciare la struttura ospedaliera tra pochi giorni per guarire completamente nell’arco di due mesi. L’aggressore, portato al Civile, è invece in prognosi riservata e nei suoi confronti è in arrivo una denuncia per lesioni.

Pezzotti, è sposato e ha due figli. Molto noto a Iseo e dintorni, è stato esponente di lungo corso della Democrazia Cristiana e, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, ha ricoperto anche l’incarico presidente della Comunità montana del Sebino bresciano.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome