Brescia Pride, il Pd: giusto non patrocinare, ma noi ci siamo

Con una nota i segretari cittadino e provinciale del Pd (Giorgio De Martin e Michele Orlando) prendono posizione sul Brescia Pride

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Giorgio De Martin, da Facebook
Giorgio De Martin, da Facebook

Con una nota i segretari cittadino e provinciale del Pd (Giorgio De Martin e Michele Orlando) prendono posizione sul Brescia Pride, sottolineando di aver condiviso la decisione di Loggia e Broletto di non patrocinare l’iniziativa (“che ha natura prettamente politica”), ma spiegando che il Pd vi aderisce con il dipartimento Diritti e con molti militanti.

IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO

In vista del Brescia Pride in programma sabato 17 giugno prossimo a Brescia, riteniamo di sottolineare alcuni aspetti.

Innanzitutto annunciamo l’adesione alla manifestazione da parte del Dipartimento Diritti Civili della Federazione Provinciale del PD; il nostro, infatti, è il partito che da sempre, si è battuto per i diritti civili e contro ogni tipo di discriminazione. Tanto è vero che, se l’Italia finalmente ha una legge sulle Unioni Civili che la pone, per una volta, al passo con il resto dell’Europa, il merito è principalmente del Partito Democratico che con forza e determinazione ha lavorato per superare i numerosi ostacoli e arrivare alla sua approvazione definitiva.

Atteggiamento, questo, che non si riscontra solo a livello nazionale, ma che accomuna anche tutti i nostri amministratori locali, che da sempre si impegnano, nei loro comuni, contro ogni discriminazione. Molti di loro, infatti, a partire da Brescia, hanno aderito a Ready (la Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro ogni discriminazione), oltre ad aver operato una molteplicità di interventi sui regolamenti per eliminare le eventuali discriminazioni presenti.

È bene ricordare, inoltre, che la Loggia e il Broletto hanno concesso il patrocinio richiesto a diverse iniziative culturali promosse nell’ambito del percorso di avvicinamento al Pride.

Detto questo, concordiamo con la decisione della quasi totalità delle amministrazioni locali di non patrocinare una manifestazione che, seppur per moltissimi aspetti dal nostro punto di vista condivisibile, ha una evidente natura prettamente politica (anche nelle sue legittime rivendicazioni), il che è oggettivamente ostativo alla concessione di un patrocinio da parte di una istituzione.

Ciò non toglie che moltissimi di noi saranno presenti alla manifestazione, riconoscendosi in essa e orgogliosi di aver contribuito, attraverso l’approvazione della legge sulle Unioni Civili, a fare un pezzo di storia del nostro Paese.

 

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