Trenord, Legambiente attacca: sabato di fuoco per i pendolari lombardi

Balotta: "I treni che sono circolati sabato e domenica, praticamente dimezzati anche nelle località turistiche, erano caldissimi e con i sistemi condizionanti fuori uso. Trenord è come sempre intempestiva"

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Treni Vivalto in servizio sulla Brescia Milano, foto da ufficio stampa
Treni Vivalto in servizio sulla Brescia Milano, foto da ufficio stampa

“I treni che sono circolati sabato e domenica, praticamente dimezzati anche nelle località turistiche, erano caldissimi e con i sistemi condizionanti fuori uso. Trenord accusa il colpo ed annuncia una Task force per la manutenzione delle apparecchiature. Ma è come sempre intempestiva”. Ad attaccare è Dario Balotta, responsabile Legambiente trasporti Lombardia, che con una nota critica pesantemente la società pochi giorni dopo il comunicato diffuso da Trenord sull’offerta turistica dei treni lombardi.

“Ogni anno – scrive Balotta – l’azienda ferroviaria gestita da Regione Lombardia e dalle FS si fa trovare impreparata ai primi caldi estivi. E così da Varese a Pavia, e da Cremona, Mantova a Brescia cresce la rabbia dei pendolari. Sabato sui “forni” della Brescia Parma (automotrici diesel 668 di 45 anni) dalle 13.54 alle 18,54 non è circolato un treno. Gli stessi macchinisti hanno chiesto, invano, la sostituzione del materiale rotabile e alla fine hanno preferito non partire nelle ore più calde. Stamane ancora disagi sui treni della bassa sulla Cremona Mantova, sulla Treviglio Brescia e sulla Brescia Cremona dove una donna è stata colta da malore e ricoverata in ospedale su un treno in ritardo di mezzora. I pendolari di Varese scrivono alla Regione che non ne possono più di questi disservizi. Trenord tampona una linea e ne scontenta un’altra questa è la strategia (miope) aziendale”.

E ancora: “Per il funzionamento dei treni lombardi Trenord spende ogni anno quasi un miliardo di euro (500 milioni di contributi pubblici e quasi altrettanti ricavi da tariffa), producendo 43 milioni di treni-km l’anno. Il costo per treno-km è il più caro d’Italia, 23 euro/KM, mentre nelle regioni vicine è quasi la metà”.

“Ma per Trenord – attacca Legambiente – tutto va bene, solo la settimana scorsa aveva reso noto il suo bilancio annunciando un Margine operativo lordo di 65,5 milioni di euro. Ma il MOL è un indicatore parziale e che trae in inganno, visto che è basato solo sulla gestione operativa, senza considerare gli interessi (gestione finanziaria), le imposte (gestione fiscale), il deprezzamento di beni e gli ammortamenti. Se i risultati gestionali sono questi è meglio il pareggio di bilancio e che gli utili vengano reinvestiti nella manutenzione”.

Sullo stesso tema, in giornalta, è intervenuto anche il consigliere regionale leghista – e capogruppo della commissione Sanità – Fabio Rolfi, che ha convocato Trenord in regione definendo pericolosa l’assenza di aria condizionata sui treni.

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