Valsabbina, approvato il piano strategico 2017-2019 della banca

Il nuovo Piano ha identificato le direttrici di sviluppo aziendale per il triennio e individuato alcune misure da porre in atto

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Banca Valsabbina
Banca Valsabbina

Nella seduta del 28 giugno 2017, il Consiglio di Amministrazione di Banca Valsabbina ha approvato il Piano Strategico 2017-2019. Il nuovo Piano ha identificato le direttrici di sviluppo aziendale per il triennio e individuato alcune misure da porre in atto “per il conseguimento di importanti obiettivi di efficienza, redditività, competitività e di gestione del rischio, in uno scenario di consolidamento e crescita orientata alla creazione di valore nel tempo per i soci, i clienti e l’intera comunità di riferimento”.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO

Il mutamento del contesto normativo-regolamentare e competitivo impone, infatti, un’attenta valutazione degli impatti di tali cambiamenti sul modello operativo e delle azioni da intraprendere nei prossimi anni, al fine di consolidare il posizionamento dell’Istituto quale Banca popolare sia nelle aree storiche sia in territori di nuovo insediamento. Banca Valsabbina ha infatti ampliato di recente la propria rete di filiali, con l’obiettivo di aumentare i ricavi, esportando anche in territori nuovi il proprio modello di business, incrementando ulteriormente il proprio bacino di clientela.

Il Piano Strategico 2017-2019 ha identificato le azioni sottostanti la nuova mission dell’Istituto, orientata alla conferma del modello di Banca “popolare” autonoma, in grado di servire la clientela e il territorio di riferimento in modo innovativo, tenendo conto delle opportunità e delle nuove tendenze in atto, anche per effetto di una progressiva digitalizzazione dell’offerta.

Le iniziative di piano per il prossimo triennio saranno pertanto focalizzate sulle seguenti linee strategiche: Miglioramento della qualità del credito; Incremento dell’efficacia commerciale; Incremento della redditività.

Miglioramento della qualità del credito

La riduzione dei crediti deteriorati, la cui incidenza su totale crediti in Italia è tra le più elevate in Europa, è un tema che il settore bancario italiano sta affrontando e sarà oggetto di specifiche e ulteriori iniziative nei prossimi anni. Tale obiettivo può essere raggiunto sia migliorando gli attuali processi di recupero, sia valutandone la cessione a operatori specializzati o investitori, con la finalità di ottimizzare la strategia di gestione interna dei Crediti Non Performing.

In tale contesto la Banca, al fine di ridurre l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale portafoglio di impieghi e di ridurre il grado di deterioramento delle nuove erogazioni, ha individuato azioni da attuarsi nei prossimi anni finalizzate al miglioramento dei processi e delle performance di recupero del deteriorato, nonché all’implementazione di sistemi di controllo funzionali a identificare posizioni anomale già nell’ambito del portafoglio crediti in bonis.

L’obiettivo sarà infatti, da una parte, contenere il deterioramento del portafoglio creditizio, migliorando i risultati positivi già conseguiti nell’esercizio 2016 in termini di contrazione dei tassi di default, dall’altra, incrementare i flussi di rientro in bonis. Inoltre, tenuto conto delle condizioni che caratterizzeranno eventuali operazioni di mercato aventi come oggetto la cessione di portafogli deteriorati di altri operatori, la Banca valuterà di volta in volta l’opportunità di procedere a potenziali operazioni di dismissione, che, grazie alla solidità patrimoniale che la contraddistingue, potranno essere affrontate senza affanno.

Incremento dell’efficacia commerciale

Le politiche commerciali della Banca nei prossimi anni saranno rivolte all’incremento dell’efficacia nelle aree storiche e all’implementazione di iniziative rivolte alle nuove filiali, in modo da raggiungere soddisfacenti obiettivi di clientela, masse e redditività, garantendo inoltre la piena integrazione delle filiali acquisite nella rete distributiva. Il processo di erogazione del credito non potrà prescindere da un’attenzione particolare alla qualità del target di clientela di riferimento, che continuerà a essere rappresentato dalle famiglie e dalle piccole medie imprese del territorio.

L’incremento delle masse degli impieghi (sono previsti 1,5 miliardi di nuove erogazioni nel corso del triennio) sarà perseguito con l’obiettivo di frazionare il rischio, sia in termine di singoli prenditori, che a livello di area geografica. Inoltre si proseguirà nello sviluppo del canale dei finanziamenti assistiti da Medio Credito Centrale, con particolare riguardo alle imprese, nonché al canale dei mutui casa per le famiglie. Sono previste anche specifiche azioni commerciali volte al recupero dei volumi intermediati della componente a vista, nonché la concessione di finanziamenti con garanzia del Fondo Europeo per gli Investimenti. Al fine di supportare ulteriormente le imprese clienti, la Banca continuerà le operazioni di acquisto di crediti della Pubblica Amministrazione, tramite l’utilizzo della Società Veicolo Valsabbina Investimenti. Le politiche di raccolta si conformeranno invece a criteri di prudente gestione del rischio di liquidità, mediante un consolidamento della componente a vista e azioni specifiche sulla rete volte alla trasformazione dei prestiti obbligazionari e dei time-deposit in scadenza principalmente in nuovi time-deposit con estensione delle scadenze dell’attuale portafoglio.

Alla luce dell’attuale contesto di mercato caratterizzato dalla contrazione del margine derivante dall’attività di intermediazione creditizia tradizionale, proseguirà anche nel corso del triennio l’azione commerciale volta alla crescita dei flussi commissionali per la Banca, con una crescente attenzione alla gestione del risparmio, rispondendo alla domanda delle famiglie sempre più orientata a strumenti che consentono una maggiore diversificazione delle fonti di investimento e del profilo di rischio. In tal senso il Piano Strategico prevede azioni volte ad incrementare i volumi di raccolta indiretta, con particolare focus su prodotti dei fondi comuni e assicurativi attualmente offerti dalla rete commerciale dell’Istituto.

Alla luce dei nuovi modelli di business, finalizzati a una crescente digitalizzazione dei servizi bancari, pur confermando la centralità del rapporto diretto con il cliente garantito da una rete commerciale consolidata sul territorio, è confermata l’attenzione rivolta ai servizi informatici e di “Banca Online”, sfruttando le opportunità derivanti da nuove iniziative attese per i prossimi anni dal provider Cedacri.

In tale contesto è inoltre previsto il lancio di un conto deposito online a partire dalla fine dell’esercizio in corso, funzionale ad attrarre nuova clientela su tutto il territorio nazionale. In particolare tale iniziativa rappresenta un potenziale di sviluppo per l’intera offerta commerciale della Banca.

Incremento della redditività

Al fine di migliorare la redditività, la Banca perseguirà azioni finalizzate a ottimizzare l’incidenza dei costi di struttura, anche attraverso l’ottimizzazione della rete distributiva e dedicando maggiori risorse all’ attività di sviluppo delle filiali di più recente apertura.

Il Piano Strategico 2017-2019 prevede inoltre l’apertura di una nuova filiale in uno dei maggiori capoluoghi di provincia dell’area Nord-Est. Entro la fine del 2017 è infatti prevista l’apertura di uno sportello (già deliberato nel CdA nel 31 maggio u.s.) nella città di Padova che, con circa n. 210.000 abitanti, n. 180 sportelli bancari e un reddito pro-capite di Euro 25.200, rappresenta un mercato di sbocco che per caratteristiche e bacino di utenza, risulta in linea con la strategia di crescita nei grandi centri perseguita dalla Banca nel corso degli ultimi anni. La Banca valuterà inoltre eventuali nuove apertura di sportelli in altri grandi città del Nord Italia. La Banca proseguirà inoltre nelle analisi di potenziali aree di efficientamento volte al contenimento dei costi operativi.

Sintesi delle proiezioni economico finanziarie e degli indicatori prudenziali – Il Piano Strategico prevede nel 2019 il raggiungimento di € 3,4 mld di crediti verso la clientela, 3,5 mld di raccolta diretta e € 1,9 mld di raccolta indiretta. Da un punto di vista reddituale, è prevista una crescita media annua del margine di intermediazione del 7%, sostenuto sia da un incremento del margine di interesse che delle commissioni nette, con ROE obiettivo nel 2019 del 2%.

Il Piano Strategico 2017-2019 conferma l’obiettivo della Banca di operare mantenendo adeguate eccedenze di capitale rispetto ai requisiti minimi richiesti dall’Autorità di Vigilanza, in una logica di sana e prudente gestione. Il CET1 target al 2019, determinato secondo una logica “fully phased”, è stimato pari a 13,8%.

Il leverage ratio “fully phased” è stimato pari al 7,3%, a fronte del minimo regolamentare atteso al 3% dal 1 gennaio 2018. Con riferimento agli indicatori prudenziali di liquidità, il Piano Strategico garantisce un livello ampiamente sopra il requisito regolamentare sia per l’LCR (target 150%) che per l’NSFR (target al 120%).

(*) Comunicazione di informazione privilegiata ai sensi della normativa vigente

 

BANCA VALSABBINA

Banca Valsabbina è una Società Cooperativa per Azioni, fondata nel 1898. E’ la principale banca di Brescia e da oltre cento anni sostiene la crescita e lo sviluppo economico del territorio bresciano, ponendosi come interlocutore sia per le famiglie che per gli artigiani, le piccole attività economiche e le PMI. Opera attraverso una rete territoriale che conta 70 filiali (51 in provincia di Brescia, 9 in provincia di Verona e 10 tra quelle di Trento, Vicenza, Mantova, Modena, Monza Brianza e Milano). Conta circa 550 dipendenti, oltre 7 miliardi di euro di masse gestite e un solido patrimonio che supera 390 milioni di euro, con un CET 1 al 15,1%.

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