E’ scontro, in Loggia, fra le due punte più “estreme” della maggioranza guidata da Emilio Del Bono in materia di questioni etiche: l’ex presidente del Consiglio comunale (di professione insegnante di religione) Giuseppe Ungari (Pd) e il consigliere di Al lavoro con Brescia Francesca Parmigiani (sinistra). A scatenare le polemiche un articolo di Left in cui si rileva che le donne, in politica, molto spesso vengono utilizzate soltanto per reggere gli ombrelli. Quasi contemporaneamente la Parmigiani l’ha condiviso su Facebook invocando la parità di genere, e lo stesso ha fatto Ungari, che però – in un lunghissimo messaggio – se l’è presa con quelle che definisce le “femministe 2.0”, evocando questioni come l’utero in affitto e accusando alcune esponenti del centrosinistra di fare solo “capricci”. Ma la reazione dell’esponente Pd ha scaldato ancora di più gli animi e la collega di maggioranza si è detta “sconcertata” per le dichiarazioni di Ungari. Con quest’ultima, poi, si è schierato virtualmente anche il neosegretario provinciale di Sinistra italiana (ed ex leader di Arcigay), che ha usato toni forse oltre i limiti. Mentre, un po’ a sorpresa, il segretario del Psi Lorenzo Cinquepalmi nel dibattito si è collocato sul fronte opposto.
IL POST SU FACEBOOK DI GIUSEPPE UNGARI
LA RISPOSTA SU FACEBOOK DI FRANCESCA PARMIGIANI
LA RISPOSTA SU FACEBOOK DI LUCA TRENTINI
Un omuncolo piccolo piccolo.
Grande Francesca!
LA RISPOSTA SU FACEBOOK DI LORENZO CINQUEPALMI
Perché, se a reggere gli ombrelli fossero stati dei ragazzi, anziché delle ragazze, sarebbe cambiato qualcosa?
Qual senso fastidioso di servitù non sarebbe stato il medesimo?
Sono lontano una galassia dal catto-conservatorismo di Ungari, ma anche dal femminismo per il quale la discriminazione, la mancanza di rispetto, la lesione dei diritti, hanno per forza un genere invece di riguardare, indifferenziatamente, la persona umana.