«Mi auguro davvero che le vittime e i loro famigliari, riuniti in questa nuova associazione, pretendano e ottengano dal Governo una vera tutela per i reati violenti intenzionali: un diritto che l’Unione Europea ci chiede di difendere dal 2004 e che in Italia continua a essere calpestato».
Questo il commento del portavoce M5S alla Camera Claudio Cominardi a margine della conferenza stampa di Unavi, l’Unione Nazionale Vittime presentata oggi a Roma nella sala Nassirya del Senato. Lo stesso Cominardi e? intervenuto insieme ad altri deputati e senatori durante l’evento svolto in mattinata.
«Dal caso di William Pezzulo (sfregiato con acido dalla fidanzata a Travagliato) a quello di Federica Pagani (il cui marito e? stato ucciso durante una rapina a Pontoglio) passando per il caso dell’omicidio di Daniela Bani (uccisa dal compagno nel 2014 a Palazzolo sull’Oglio), diverse sono le famiglie che, solo in provincia di Brescia, si trovano completamente abbandonate dalle istituzioni. A causa del limite reddituale fissato a 11.500 euro, nessuno puo? accedere al fondo che il Governo ha istituito nel 2016. Il sostegno psicologico non e? nemmeno previsto e, in tutti i casi, vittime e famigliari sono stati costretti a enormi sacrifici economici, visto che gli aggressori risultano nullatenenti o persino latitanti».
Durante l’intervento Cominardi ha annunciato di essersi attivato per incontrare l’ambasciatore tunisino in Italia al fine di ottenere la cattura e l’estradizione di Mootaz Chaanbi, il tunisino che uccise Daniela Bani e che la scorsa settimana e? stato condannato a 30 anni di reclusione e al pagamento di una provvisionale di 450.000 euro. Somma che la famiglia di Daniela, oggi costretta al mantenimento di due figli minori, assai probabilmente non ricevera? mai.