Nella protesi del ginocchio Brescia è un’eccellenza mondiale. Nei giorni scorsi, infatti, l’ortopedico Giacomo Stefani (primario dell’Istituto clinico Città di Brescia) ha tenuto una lezione magistrale su questo argomento ai professori del Dipartimento di Ortopedia dellUniversità di Stanford, in California.
Il medico bresciano, che lavora al ritmo di quasi una protesi al giorno, ha inventato un metodo innovativo per la revisione della protesi, necessaria in caso di complicanze che seguono allintervento chirurgico. In sostanza, il dottor Stefani utilizza (da un decennio) una protesi allargata che permette di eleminare gli steli, diminuendo i tempi chirurgici e linvasività della protesi. Una metodica innovativa, anche se ancora in fase di test, che il prossimo anno sarà anche oggetto di una pubblicazione scientifica.
Nel frattempo è in aumento il numero di coloro che fanno ricorso alle protesi: una tendenza legata all’invecchiamento della popolazione e alle patologie collegate (come osteoartrosi e artrite teumatoide), ma un intervento su sette è su persone con meno di 60 anni (spesso legato a traumi). Le protesi restituiscono una vita normale a molti. Ma la ricerca sta facendo passi in avanti importanti. Anche grazie a Brescia.