Antitrust, maximulta a Trenitalia: nasconde i viaggi meno cari

L'Antitrust italiano sanziona con il «massimo edittale» la società ferroviaria per l'esclusione dai propri sistemi di prenotazione di alcune soluzioni sui treni regionali, «generalmente più economiche»

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Il treno Freccia Rossa di Trenitalia
Il treno Freccia Rossa di Trenitalia, foto d'archivio da Trenitalia

Multa da 5 milioni di euro per Trenitalia. L’Antitrust italiano sanziona con il «massimo edittale» la società ferroviaria per l’esclusione dai propri sistemi di prenotazione di alcune soluzioni sui treni regionali, «generalmente più economiche».Il Garante ha «accertato che l’insieme di soluzioni di viaggio» proposte sui distributori automatici di biglietti e sulle App «omette numerose soluzioni con treni regionali, pur trattandosi di alternative sostituibili a quelle invece mostrate, alterando in questo modo la scelta del consumatore».

Una multa da 5 milioni di euro, anche se si tratta in questo caso del massimo edittale, rappresenta secondo Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, poco più che un solletico per un’azienda che ha un fatturato di miliardi di euro. Per far valere pienamente i diritti dei consumatori e ottenere una funzione deterrente le sanzioni dell’Antitrust devono essere ben più pesanti e portate anche sotto il profilo della verifica di eventuali reati in capo alle stesse società. Infatti i numerosi provvedimenti adottati dimostrano come le pratiche scorrette siano sempre più numerose e non accennino a cessare.”

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