Aveva scritto su Facebook che le cooperative lucrano sui clandestini (“Questo è lelenco di tutte le cooperative fondazioni e altri operatori che con la faccetta misericordiosa di chi fa la beneficenza stanno invece lucrando sul traffico di clandestini».”). Per questo era stata condannata la segretaria della Lega di Orzinuovi Federica Epis. Oggi una svolta, annunciata dal comitato dei suoi sostenitori: alla donna è arrivata la notifica per il pignoramento dello stipendio (da impiegata) per 14mila euro. La Epis aveva replicato alle accuse con una lunga nota in cui affermava: la gente sta dalla mia parte.
IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO DEI SOSTENITORI DELLA EPIS
Incredibile amici del Comitato, oggi è arrivato a Federica Epis l’intimazione di pignoramento sullo stipendio per QUATTORDICIMILA EURO! La richiesta di sospensiva, con udienza in calendario a settembre, è stata del tutto ignorata. Commenta così Roberta Ronchi, Presidente e artefice delliniziativa, quanto di recente accaduto dopo la condanna in primo grado sulluso della parola clandestini, emanata dal Tribunale di Brescia.
Federica, lo ricordiamo, è stata condannata a pagare un RISARCIMENTO non per aver diffamato qualcuno ma perchè alcune cooperative si sono sentite DISCRIMINATE dalle sue parole e per aver usato il termine CLANDESTINO. Federica ha espresso un’OPINIONE – continua Ronchi – e per questo è stata condannata. Convinti che la libertà di parola sia uno dei diritti fondamentali della persona continueremo questa battaglia a fianco di Federica.
Abbiamo costituito il comitato civico – conclude – sia per difendere la libertà di espressione, che è un bene e un valore di tutta la collettività, sia per provare a raccogliere un po di denaro per aiutare Federica a sostenere le spese legali.
Dal canto suo la diretta interessata, Federica Epis, spiega: sono onorata di avere al mio fianco persone oneste e desiderose di starmi accanto in questa battaglia legale e ideale, lintimazione che ho ricevuto significa che presto cominceranno a trattenere dal mio stipendio di semplice impiegata quasi 14mila euro.
Attendo fiduciosa le udienze in Corte dAppello a settembre e a ottobre – continua Epis – perchè mi sembra davvero impossibile che in un Paese democratico vengano sanzionate in questo modo le parole, non mi sembra di aver fatto nulla di male, per questo da semplice cittadina, trovarmi a dover risarcire persone già ricche e potenti, è qualcosa che ha dellassurdo”.