Da ieri sul Web ci sono 21 siti internet in meno. Ne ha disposto la chiusura il Gip di Brescia dopo le indagini della Guardia di Finanza cittadina che ha scovato 21 piattaforme digitali sulle quali si vendevano sostanzialmente solo numeri, ma numeri importanti.
Erano infatti i codici delle carte di credito clonate, a migliaia, password di accesso a internet banking di ignari correntisti o interi elenchi di numeri, date e dati personali utili a mettere in atto truffe potenzialmente milionarie, come riporta il Giornale di Brescia. Gli agenti delle Fiamme Gialle sono riusciti a chiudere il cerchio intorno alla complessa indagine seguendo le tracce virtuali di un soggetto implicato in diverse attività illecite che ha tentato di concludere una transazione di acquisto di uno di questi pacchetti di dati.
Il pagamento sarebbe dovuto avvenire in bit-coin, la nuova moneta virtuale.