Nuovo stadio, Del Bono senza freni contro Paroli

2
Sindaco Emilio Del Bono
Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono

Il clima vacanziero non aiuta a digerire meglio le frecciate degli avversari. Accade al sindaco di Brescia Emilio Del Bono che, di buon’ora, affida ad un lungo post sul suo profilo Facebook uno sfogo contro l’ex primo cittadino Adriano Paroli, reo – a sua volta – di averlo attaccato sul fronte del nuovo stadio a Mompiano.

“Oggi ho voglia di togliermi qualche sassolino dalla scarpa. In questa estate assai calda mi capita di leggere insieme al carosello delle mille candidature a sindaco della destra bresciana, amene ricette e dichiarazioni. Le più clamorose sono quelle dell’ex sindaco Paroli che da sotto l’ombrellone ci elargisce le sue pillole di rara concretezza. Cosa propone? Udite udite, di realizzare lo Stadio e cementificare il Parco delle cave. Ancora?! Intanto in 5 lunghi anni è riuscito a non fare pressoché nulla in nessun settore del comune e ancora ci rifila la minestra di una operazione da lui perseguita e per fortuna fallita. Non aveva le gambe per camminare e avrebbe pure devastato il territorio. Le solite ricette (come quella della sede unica del comune mai partita, come quella del palazzetto mai partito ecc…). Il punto è questo. Sono passati 5 anni ma la destra bresciana non ha prodotto una sola idea seria e praticabile. Mentre questa giunta ha dato risposte concrete in molti campi”.

Dopo l’elenco dei risultati ottenuti sulle infrastrutture sportive bresciane, Del Bono riprende
l’invettiva contro Paroli: “Questa è la differenza tra chi in 5 anni fa i fatti e chi ancora propina rancide e irrealizzabili proposte. Già fallite. Ebbene dopo 25 anni che si parla di Stadio nuovo (dall’ipotesi Montichiari, poi Castenedolo, poi parco delle cave) e non si fa nulla, finalmente si può immaginare di dare una risposta concreta riqualificando l’esistente. Che succede? Di nuovo la destra bresciana, peraltro divisa anche su questo argomento, che lancia idee prive di senso e realismo. Paroli, dicevo, torna sulla cementificazione del parco delle cave. Dimenticandosi che a ottobre inauguriamo il nuovo parco delle Cave con una bella fetta di area a mitigazione ambientale… gia’ attrezzata. La Lega addirittura lancia l’idea di radere al suolo il campo di rugby Invernici e di sfrattare la squadra di serie A e di mandarla dentro il Rigamonti non ristrutturato. Una ipotesi talmente priva di senso che anziché dare una risposta crea un altro problema. È evidente a tutti che se vogliamo davvero un nuovo Stadio lo possiamo avere solo riqualificando l’esistente secondo le logiche di rigenerazione urbana che sono le uniche che hanno una sostenibilità finanziaria e un respiro europeo. Questo è il punto. I bresciani sono persone concrete e per fortuna che in questi anni hanno avuto interlocutori presenti e operosi e non viaggiatori inconcludenti”.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

2 Commenti

  1. Gira e rigira, bisogna ricordare che la tornata in Loggia del centrodestra targato Parolfi (più Rolfi che Paroli) verrà ricordata per molti aspetti, non uno positivo. Nuovi grandi progetti e infrastrutture pensati ma non realizzati o semplicemente irrealizzabili (Cittadella dello Sport, parcheggio sotto il castello, ecc.), l’ambiente nemmeno sfiorato come priorità dell’amministrazione, sprazzi di demagogia come il bonus bebè, l’addizionale IRPEF propinata come “tassa di scopo” per il Metrobus da inaugurare comunque in consigliatura dando una mazzata al bilancio con la transazione milionaria a favore di ATI-Ansaldo per le cosiddette riserve, costi deliranti e inutili per smantellare la pensilina di Largo Formentone e per ripristinare il basamento del Bigio in Piazza Vittoria, il caso umiliante della truffa di Artematica, e qui ci si può fermare. Del Bono va sul velluto non solo con la vicenda stadio, anche perché la sua amministrazione ha oggettivamente pochissime ombre e la tornata elettorale del 2018 si presenta per lui come una formalità. A differenza di Paroli, si è visto ed ha lavorato.

  2. Quindi a Mompiano si continuerà con la solita blindatura di un quartiere con allegati negozi impossibilitati a lavorare, traffico e parcheggio selvaggi, libertà limitata. Quanto all’ascolto di questa amministrazione ai problemi concreti dei cittadini stendiamo un velo pietoso: assessori che non ti ricevono, che, arrogantemente manco ti rispondono, funzionari lasciati liberi di trattare male i cittadini, problemi che nemmeno raccolgono nelle periferie, manutenzione ordinaria lasciata a se stessa…

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome