Lombardia, 300 milioni di export al giorno

La Lombardia rappresenta per interscambio il 28,6% del totale italiano che ammonta a 211 miliardi nei primi tre mesi dell’anno

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Lombardia, export da 300 milioni di euro al giorno. Secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano e della sua azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione su dati Istat del primo trimestre del 2017, la Lombardia vale 60 miliardi di scambi nei primi tre mesi del 2017. Cresce l’export del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Secondo una rilevazione di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano sulle imprese attive all’estero a giugno 2017, gli imprenditori lombardi si danno voto 7 in export. Per 3 su 4 centrale è la qualità del prodotto, per 1 su 3 più difficile andare all’estero per la concorrenza globale.

La Lombardia rappresenta per interscambio il 28,6% del totale italiano che ammonta a 211 miliardi nei primi tre mesi dell’anno (+11,7%). Bene sia import che export, rispettivamente in tre mesi 31 miliardi (+10%) e 29 miliardi (+8,6%), che pesano il 30,6% e 26,7% del totale italiano. L’export vale, inoltre, per la Lombardia oltre 300 milioni al giorno. Milano è il territorio che registra il maggior interscambio con 26 miliardi in tre mesi: il 43% del totale lombardo e in crescita del 5,8%. Seguono Brescia (+9,6%) e Bergamo (+5,8%), entrambe con 6 miliardi in tre mesi. Prima Milano anche nell’export con 10 miliardi in tre mesi (+9%). Seconde Brescia (+8,7%) e Bergamo (+5,8%), con quasi 4 miliardi in tre mesi. Superano i due miliardi in tre mesi Monza e Brianza (+15,5%) e Varese (+1%).

“Gli imprenditori lombardi considerano l’internazionalizzazione una leva sempre più importante per la crescita e lo sviluppo della propria azienda – dichiara Carlo Edoardo Valli, Presidente di Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionale della Camera di commercio di Milano –. Nonostante il mutevole contesto internazionale abbia ridisegnato alcune tratte del commercio estero e modificato dinamiche consolidate, permangono tratti distintivi dell’imprenditoria lombarda, come la qualità del prodotto, che permettono alle nostre aziende di continuare ad essere protagoniste sia in quei mercati considerati tradizionali sia in quelli emergenti nei quali stanno rafforzando il proprio posizionamento”.

L’indagine sugli operatori: per le imprese milanesi e lombarde che operano a livello internazionale, il business estero è molto importante. Ciò è testimoniato dal fatto che il loro fatturato è molto influenzato dall’attività sui mercati esteri. Per circa il 37% degli imprenditori coinvolti nella rilevazione infatti, il business internazionale pesa per oltre il 50% del fatturato. Quasi tutti gli intervistati manifestano la volontà di aumentare il proprio business internazionale e il 74,4% considera la qualità del proprio prodotto il valore aggiunto per il successo nei mercati esteri. Una parte degli imprenditori coinvolti (36%) sostiene di avere relazioni di business in più di 10 paesi e i mercati principali sono nell’Unione Europea per il 66%. Nei prossimi anni punteranno a diversificare: il 31% intende comunque restare concentrato sui mercati dell’Unione Europea.

Bisogna tener conto di alcune problematiche a cui le imprese sono soggette, le più diffuse sono: dimensione aziendale (42%), costi d’accesso elevati (28%) e la scarsa conoscenza dei mercati (24%). Il 35% sostiene che negli ultimi anni è più complicato fare business all’estero a causa di un incremento della globalizzazione e della relativa concorrenza internazionale. Il 29% dà voto 7 alla capacità delle imprese milanesi e lombarde di proporsi sui mercati internazionali. Emerge da una indagine di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano a giugno 2017 su circa cento aziende lombarde che operano sui mercati internazionali o si stanno avvicinando ora.

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