Hotel e ristorante alla palazzina Haynau in Castello

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Nuove Luci Led in Castello du Brescia Brescia 28 marzo 2017 Ph Christian Penocchio, foto da ufficio stampa
Nuove Luci Led in Castello du Brescia Brescia 28 marzo 2017 Ph Christian Penocchio

Alla palazzina Haynau in Castello potrebbe arrivare un hotel con ristorante. A rivelarlo è il Corriere Brescia che pubblica un commento di Luigi Di Corato, presidente della Fondazione Brescia Musei. Il presidente fa sapere di aver dato incarico ad una società specializzata in ristorazione e ospitalità di fare un business plan sulla nuova destinazione della palazzina che però andrebbe anche restaurata.

E’ tutto rimandato a settembre quando la Fondazione avrà in mano carte – e numeri – su cui ragionare. Il modello di riferimento, però, dovrebbe essere quello che ha ridato vita al Mercato dei Grani in piazzale Arnaldo. Potrebbe essere un tassello importante per il rilancio del Cidneo oltre alle tante iniziative culturali che lo hanno visto protagonista negli ultimi mesi.

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4 Commenti

  1. Forza Minini, Di Corato e Nicola Berlucchi….non di sola cultura vive l’uomo ! Bravi. Portare ristoro agli affamati e agli assetati vuol dire far amare il Castello, democraticamente a tutti. Se poi si può bere il vino della Pusterla, cin cin.

  2. Forza Minini, Di Corato e Nicola Berlucchi….e Vanni Brondi…..non di sola cultura vive l’uomo ! Bravi. Portare ristoro agli affamati e agli assetati vuol dire far amare il Castello, democraticamente a tutti. Se poi si può bere il vino della Pusterla, cin cin.

    • “Non è che la gente la cultura se la mangia”. Così diceva nel 2010 il Ministro Tremonti al Ministro Bondi, che si lamentava dei tagli drastici al dicastero delle Attività e dei Beni Culturali. Belli fa un po’ sua questa desolante affermazione, aggiungendoci il sale increscioso di una citazione evangelica associato al pepe del “democraticamente” che, a suo avviso, la presenza di un ristorante ed un hotel “farebbe amare a tutti il Castello” . E per finire, innaffia il tutto con un vinaccio prodotto nella zona più inquinata di Brescia dalla viabilità, come appunto quella tra Via Turati e Via Pusterla. Minini, De Corato, Berlucchi e Brondi ? A Brescia bastava ed avanzava, come oggi basterebbe e avanzerebbe, uno come Bruno Boni…

  3. Il mix culinario di Nostradamus pare un po’ fuori dalle righe. Chi visita musei o centri culturali o antichi siti all’estero vede che sempre il tragitto prevede soste con degustazioni o cibarie. Oltre a ciò ricordo che, sopratutto in Italia, la cucina è anche cultura e arte e non c’è nulla di increscioso o di blasfemo citare, con rispetto il Vangelo
    Pur con stima per Ciro l’Asfaltatore, meglio un bicchiere di vino e malfatti alla bresciana, che un kilometro di asfalto !! Cin cin anche a Nostadamus, polemicamente digiunante

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