Festival Rinascimento Culturale, dal 13 al 29 settembre la seconda parte

La seconda parte della quarta edizione avrà in programma incontri dal 13 al 29 settembre

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Torna da metà a fine settembre il Festival Rinascimento Culturale - foto da ufficio stampa
Torna da metà a fine settembre il Festival Rinascimento Culturale - foto da ufficio stampa

Le luci si riaccendono sulla quarta edizione del festival Rinascimento Culturale, ideato e promosso dall’omonima associazione, con la direzione artistica di Alberto Albertini e quella organizzativa di Fabio Piovanelli. Dopo il successo riscontrato in giugno, con circa un migliaio di persone nelle sei serate dedicate anche alla poesia, la manifestazione riprende per la seconda tranche, dal 13 al 29 settembre. Protagonista sarà la Grande Storia. Unione dei saperi e palcoscenico comune delle altre discipline, costituirà il centro di gravità di tutti gli incontri, valorizzando Brescia e la sua provincia, Palazzolo sull’Oglio, Erbusco e Provaglio d’Iseo. «Cerchiamo di portare la cultura ad un livello più accessibile – ha dichiarato Albertini – l’intento di Rinascimento Culturale è fornire strumenti per meglio comprendere il reale, in un contesto dove pensiero alto e cultura pop si incontrano, intercettando il pubblico in maniera trasversale».

L’architettura dell’informazione e la progettazione editoriale è il focus del primo incontro, mercoledì 13 a Palazzolo sull’Oglio. Alla Casa della Musica (via Vittorio Alfieri 7), ore 20.45, Michela Lazzaroni e Stefania Guerra, information designer, parlano di «Data visualization: uno strumento di conoscenza». Il data journalism, ossia il giornalismo costruito sull’accesso a grandi quantità di dati, «sta assumendo una rilevanza straordinaria – ha sottolineato Albertini –. In particolare la visualizzazione dei dati e la comunicazione visiva, attraverso la creazione e lo studio della loro rappresentazione grafica, comunicano le informazioni in modo chiaro ed efficiente.
Due “maestre” di questa nuova arte e disciplina ci illustreranno alcune delle loro migliori realizzazioni, che spesso possiamo ammirare sull’inserto culturale “La Lettura” del Corriere della Sera».

La serata di giovedì 14 – sempre a Palazzolo – si sposta all’Auditorium San Fedele, dove alle 20.45 il pubblico ritrova Umberto Galimberti, già incontrato a giugno. «La sapienza greca» è il titolo del suo intervento, alla luce dei molti approfondimenti che il professore, durante la sua carriera, ha riservato alla filosofia e alla lezione trasmessa dagli antichi greci. Con sabato 16 settembre, la scena si sposta in città, al Museo Diocesano, per la maratona sull’amore e la felicità con il giornalista, scrittore e blogger Antonio Pascale: alle 20.30 «Che si dice sull’amore: “4 donne e 1 uomo, 4 diversi modi di amare”», seguito da «Nostra Signora Felicità: “Istruzioni per l’uso. Cercando di capire se la nostra specie è davvero fatta per la felicità”».

Lo sfondo diventa poi la Brescia accademica, e più precisamente l’Università Statale, per una delle voci più amate e autorevoli della radio, Gabriella Caramore, che lunedì 18 alle 18.30 interviene in Sala della Biblioteca, ponendo il forte quesito «Quale bene al tempo del male?». Stesso luogo stessa ora, l’indomani martedì 19 settembre il testimone passa al giornalista e filosofo Massimo Fini, in Aula Magna con l’intervento-pungolo «La modernità di un Antimoderno», titolo dell’antologia che raccoglie in un unico volume i suoi scritti filosofici, in libreria dal 29 settembre. La lente dello storico, giovedì 21 settembre, va a focalizzarsi sul tempo ricco di “prospettive” che fece brillare l’Italia: «Principi e Repubbliche nel primo Rinascimento» si intitola la conferenza di Andrea Gamberini, professore dell’Università degli Studi di Milano, nonché consulente storico della fiction trasmessa lo scorso autunno da Raiuno «I Medici», della quale è previsto un secondo capitolo.

L’incontro con Gamberini si tiene nella storica cornice di Villa Lechi, uno dei luoghi simbolo della Franciacorta, palazzo dal particolare stile architettonico, edificato verso la fine del XVI secolo dai Martinengo.

Ospite internazionale atteso è Gábor Klaniczay, professore di Storia Medievale all’Università di Budapest, molto legato all’idea politica e culturale di Europa e allievo di Jacques Le Goff. Autore di molteplici opere sulla religiosità e la santità, neo vincitore del Premio internazionale per la Storia, conferito a Mosca dall’International Committee of Historical Sciences, «per l’eccellenza dei suoi lavori». Nel bresciano è ospite venerdì 22 settembre, alle 20.45 nello scenario della Pieve di Erbusco, gioiello di architettura medievale, con una relazione intitolata «La Santità regale in Ungheria e in Europa nel Medioevo».

Un noto volto televisivo che si occupa a tempo pieno di Storia è atteso sabato 23 settembre al teatro e domenica 24 alla chiesa di Erbusco, sempre alle 20.45: il medievista Alessandro Barbero, per un intenso fine settimana in Franciacorta all’insegna della storia. La serata di sabato è dedicata a «Costantino il Vincitore»; oggetto del discorso, la domenica, sono invece «Le parole del Papa: da Gregorio VII a Francesco», excursus nelle pieghe dello stile comunicativo prescelto dai Papi.

I due ultimi incontri, con Maria Pia Ammirati e Marcello Veneziani, si svolgono rispettivamente giovedì 28 e venerdì 29 settembre a 20.45, in un luogo simbolo di Storia e spiritualità, il Monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo; le letture d’accompagnamento sono a cura dell’attrice Anna Lussana. La scrittrice e giornalista Maria Pia Ammirati prende la parola giovedì 28 con «Due Mogli. 2 agosto 1980», suo ultimo libro che racconta una storia il cui arco si svolge il giorno della strage di Bologna; chiude il ciclo il giornalista, scrittore e filosofo Marcello Veneziani, venerdì 29, con la conferenza «Alla luce del mito: guardare il mondo con altri occhi». Perché Storia e Mito, a volte si prendono per mano.

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