Discarica abusiva di Capriano, Cominelli (Pd): chi ha inquinato paghi

Il deputato Pd: per i responsabili della discarica abusiva di Capriano servono pene esemplari e applicare senza indugio il principio del chi inquina paga

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Miriam Cominelli
Miriam Cominelli

“Per i responsabili della discarica abusiva di Capriano servono pene esemplari e applicare senza indugio il principio del chi inquina paga. Grazie alla nuova legge sugli ecoreati che prevede pene più severe per i criminali ambientali, sono certa che gli inquirenti riusciranno a consegnare alla giustizia i responsabili di un crimine tanto odioso come quello di disperdere dell’ambiente rifiuti tossici e pericolosi, con il rischio di compromettere in modo grave il territorio e la salute dei cittadini.  E’ inaccettabile che ancora esista chi pensa di poter lucrare sull’ambiente danneggiando tutta la collettività e i beni comuni come la terra e l’acqua. Il nostro territorio, purtroppo, negli anni è stato testimone troppe volte di fatti analoghi e l’industria criminale dei rifiuti prospera in Lombardia grazie alla collaborazione tra alcuni soggetti senza scrupoli. Un plauso alle forze dell’ordine la cui azione di indagine e contrasto è fondamentale per portare alla luce fatti tanto gravi”, così Miriam Cominelli (PD), membro della Commissione Bicamerale di inchiesta sulle Ecomafie, commentando il ritrovamento della discarica abusiva – con rifiuti tossici che arriverebbero fino alla falda – a Capriano del Colle.

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7 Commenti

  1. Paghi chi ha inquinato ma paghi anche chi ha lasciato inquinare. Le Amministrazioni pubbliche, gli enti di controllo, i “vicini di casa” che si erano accorti del disastro, i sindaci e i vigili disattenti, ec…..
    Omertà, imbrogli, menefreghismo,le tristissime e disumane frasi “Non è di mia competenza”, tutto questo mondo vile deve pagare !!!!

    • Dare per scontata, di fatto, la connivenza o la correità o l’assenza delle Istituzioni pubbliche in casi come questi, significa accomunare dei delinquenti privati inquinatori, responsabili di reati penali certi ed evidenti e premeditati, con chi, salvo portare delle prove e segnalare i fatti alla Magistratura, non è un “delinquente a priori o presunto tale”. Cominciamo a mandare in galera gli inquinatori, magari proprio i tanti vili imprenditori che, deliberatamente ed assecondando solo le logiche del profitto, hanno appestato mezza Italia con i loro rifiuti industriali servendosi spesso della malavita spicciola od organizzata: ottima la legge sulle Ecomafie !

  2. il profeta Ezechiele (33-1) …se tu non parlassi al fine che il malvagio desista dalla sua condotta iniqua, il malvagio morirà per la sua iniquità ma Io chiederò conto a te” …mi viene in aiuto per illustrare il mio punto di vista. L’inquinatore ( il malvagio ) è certamente il più colpevole, ma in qualsiasi comunità che non sia cieca,le azioni criminali o comunque colpevolmente dannose vengono molto spesso viste da molti occhi. Da coloro che hanno il compito pubblico di sorveglianza e dalla ‘società civile’. Non mi pare, quindi un messaggio solo cristiano, ma invece questo senso collettivo della giustizia è uno dei cardini di quel ‘ Pensiero civico’ che solo gli sprovveduti pensano sia rappresentato dalle liste civiche.Il civismo, in tutte le sue espressioni, tocca sensibilmente anche il campo della morale e della giustizia. La nemica più feroce di un civico è la frase ” non mi riguarda..non è un mio problema”

    • Distinguiamo bene. Un conto è, come cittadino, girarsi dall’altra parte e far finta di non vedere: qui siamo d’accordo sull’omertà come male tipico e diffuso tra gli italici, ma anche sul fatto che uno il “civismo non omertoso” non se lo può dare (come il coraggio manzoniano). Altro è, come amininistratore pubblico, essere informato su dei fatti e non denunciarli alla Magistratura ed altro è, infine, essere connivente o correo con chi inquina. Per l’omertà possiamo solo lamentarci, per il resto c’è il Codice Civile e soprattutto il Codice Penale. In quanto alla morale e al senso collettivo della giustizia: tot capita tot sententiae, ognuno in realtà la pensa a modo suo. Non capisco cosa c’entrino il civismo e il pensiero civico.

      • Infatti! Le troppe denunce anche dei singoli cittadini su presunti reati ambientali anche a Brescia finite nel cassetto sia dell’autorità comune che della magistratura negli anni passati e bollate come falsi allarmismi o come “tutto in regola” o “non abbiamo gli strumenti e i fondi per fare questi accertamenti”, gridano vendetta molto più del comportamento del singolo cittadino che si gira dall’altra parte. Brescia, per esempio, ha una serie di situazioni di inquinamento elettromagnetico che da anni i cittadini denunciano e che il comune fa orecchio da mercante. Bisogna quindi stigmatizzare e prendersela con il cittadino che abita sotto un traliccio dell’alta tensione e gira la testa dall’altra parte per non vederlo, piuttosto che con le autorità più volte informate e mai intervenute?

    • Quello che dice Ezechiele e che ha citato Sandro dovrebbe leggerselo il buon monari. Forse si renderebbe conto di quanto male ha fatto alla sua diocesi voltando le spalle ai problemi che i suoi amati e sconosciuti (per lui) preti hanno creato alla gente. Ma per uno che non sa cosa significhi arrossire davanti al Vangelo, anche il profeta Ezechiele è un emerito sconosciuto…

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