Cerca funghi in quota e si rompe una caviglia, lo salva il soccorso alpino

Un cercatore di funghi di Rogno (BG) è scivolato in un bosco impervio della Val Malga, comune di Sonico, riportando la sospetta frattura di una caviglia

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Il soccorso alpino in azione, foto da Cnsas
Il soccorso alpino in azione, foto da Cnsas

Intervento in tempi rapidi ieri sera per la V Delegazione Bresciana, Stazione di Edolo. Un cercatore di funghi di Rogno (BG) è scivolato in un bosco impervio della Val Malga, comune di Sonico Ha riportato la sospetta frattura di una caviglia e non riusciva a procedere. I familiari verso le 17:30 hanno contattato il 118, la Centrale ha attivato il CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) e i Vigili del fuoco. Sette i tecnici impegnati nell’intervento. Le squadre territoriali hanno raggiunto tempestivamente l’infortunato, dopo avere ottenuto alcune informazioni generali, grazie a una conoscenza meticolosa del territorio. L’uomo è stato stabilizzato, imbarellato e calato con barella per circa 400 metri, poi consegnato all’ambulanza.

Il soccorso alpino in azione, foto da Cnsas
Il soccorso alpino in azione, foto da Cnsas

Gli infortuni che riguardano i cercatori di funghi – ricorda una nota del Soccorso Alpino – sono statisticamente più frequenti in questo periodo. La prevenzione è molto importante perché ogni anno purtroppo ci sono anche casi mortali. Indossare calzature adeguate, come scarponi da trekking o con una suola che ha una buona presa sul terreno è una garanzia in più, mentre invece sono fortemente sconsigliati gli stivali di gomma. Le previsioni meteorologiche vanno tenute in considerazione perché un terreno umido e scivoloso è più insidioso in caso di pioggia. Altro fattore importante da tenere in considerazione è il buio: le giornate si accorciano ma l’orario del tramonto è sempre verificabile. Tutte le informazioni sulla sicurezza in cerca di funghi sono pubblicate nel sito www.sicurinmontagna.it.

La Stazione di Edolo ieri ha anche partecipato alle manifestazioni in programma nell’ambito della Festa di Santa Maria Nascente, coinvolti dalla parrocchia. I tecnici hanno messo in atto una dimostrazione di tecnica alpinistica, con la discesa in corda doppia dal campanile della pieve di Edolo, il più alto della Valle Camonica, con i suoi 68 metri di altezza. Sono state eseguite delle calate, in presenza di un pubblico numeroso, ed è stata allestita una teleferica che dal campanile scendeva al vicino campo di calcio. L’iniziativa ha avuto lo scopo divulgativo di mostrare i diversi passaggi di un ipotetico intervento in montagna.

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